Salvare i musei piccoli, alleggerire i musei grandi

In questi giorni si sta discutendo a proposito dei futuri tagli alla cultura e ai musei a Torino e in Italia. La falce sui bilanci pubblici e la crisi economica sono due fattori concorrenti che detemineranno una fortissima riduzione dei prossimi budget delle fondazioni culurali. Si discute sul da farsi e nascono idee pericolosamente insane. L’assessore al bilancio del Comune di Torino Gianguido Passoni ha tuonato dalle pagine di Repubblica

Meglio ridurre i piccoli musei

Le parole di Passoni aprono un fronte importante sul peso della politica nelle fondazioni culturali torinesi e italiane.

Un modello pluralistico e apolitico, meglio apartititico, vorrebbe veder crescere dal basso le idee per la realizzazione di nuovi insediamenti culturali e museali. Poi sarebbe necessario una valutazione attenta e oggettiva del valore culturale ed economico delle iniziative per giudicare gli eventuali finanziamenti pubblici. E finalmente si passerebbe alla loro erogazione. Ma questo modello virtuoso, chiamiamolo per intenderci bottom-up,  trova purtroppo raramente modo di realizzarsi concretamente.

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Aosta è molto lontana da Caltanisetta

Aosta prima, Caltanissetta ultima: è questo il risultato della classifica 2008 sulla “Qualità della vita nelle province italiane”, realizzata dal Sole 24 Ore e giunta quest’anno alla 19° edizione. … Alcuni indicatori statistici meglio illustrano la distanza tra i due estremi della classifica sulla Qualità della vita 2008: – ad Aosta, il Pil medio pro … Leggi tutto

Ignoranza informatica e pubblica amministrazione

Via Lastampa.it Quanto costa alla Pubblica Amministrazione italiana l’impreparazione informatica dei propri dipendenti? Di quanto può essere migliorata la produttività e la qualità del lavoro grazie a una formazione adeguata? Quanto è importante il contributo del settore pubblico per reagire alle incertezze del quadro economico? – Di questi temi si parlerà a Roma martedì 15 … Leggi tutto

La prima si perdona, la seconda si bastona

Via Corriere.it Pirata musicale avvisato, mezzo salvato: basta cause di massa contro la pirateria, parola della potente industria musicale americana, la RIAA (Recording Industry Association of America), che ha deciso di abbandonare le (costose) cause legali contro gli utenti del web che hanno scaricato brani musicali. La nuova strategia sarà basata soprattutto sulla collaborazione con … Leggi tutto

Recessione 2.0

Via WSJ

The last fast few years have seen resurgence in Internet companies not seen since the bubble years of the late 90s. The growth of these advertising-supported “Web 2.0” companies has propelled online advertising sales to $21 billion from $6 billion between 2002 and 2007. But the last recession pricked the bubble in 2001. What will happen to this crop of Internet companies?

The broader economic recession has not spared the Internet sector. Online display advertising is projected to be flat to down by RBC Capital in 2009. It is hard enough for internet startups at the best of times. Which companies will come out of this recession the best?

I predict that media buyers will focus on both a flight to quality and a flight to surety. This will benefit three types of startups: companies with large audiences, companies that sell direct-response advertising, and companies that offer valuable niche content.

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Dancing startup

La società di venture capital First Round Capital ha pensato degli auguri speciali con un video con le startup fianziate in versione danzante WherethehellisMatt per superare la crisi  (Via Techcrunch France)

Quando ti pagheranno per farti un prestito

Dopo il “semitassozero”  dei Fed Funds USA Lavoce.info fa il punto della situazione

La discesa dei prezzi di oggi potrebbe trasformarsi in deflazione e aggravare così la crisi. E’ il timore di Ben Bernanke, che per questo ha portato il Fed Funds Rate quasi a zero, per dare fiato ai consumatori e agli investimenti. Ma il presidente della Fed è anche l’unico a combattere questa battaglia. Perché gli Stati Uniti sono nel periodo di transizione fra due presidenti e l’Europa si muove con una lentezza da pachiderma. Soprattutto per la posizione della Germania. Nell’economia americana, da due mesi, i prezzi scendono anziché salire come era sempre successo da decenni a questa parte. Prima, meno 1 per cento in ottobre, ora meno 1,7 per cento in novembre.

I consumatori che non hanno perso il loro posto di lavoro vedono la cosa con sollievo. E infatti alla fine di novembre hanno riempito i negozi d’America per approfittare degli sconti e dei saldi anticipati. Quest’anno, però, negli Stati Uniti le luminarie natalizie sono state accese in ottobre.

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Il World Economic Forum sempre più social network

Il World Economic Forum ha lanciato i Davos Debates su YouTube. L’iniziativa nasce con l’intento di creare un momento di libera discussione sullo stato del mondo, a cui chiunque potrà fornire il proprio contributo mediante la realizzazione di video. QuelIi migliori saranno mostrati durante il Forum, mentre la persona che presenterà il video più significativo … Leggi tutto

Finanziamenti agli enti fieristici

La sicura e  discussione sul futuro delle  fiere di qualsiasi tipo che innescherà  l’addio di Apple al Macworld dovuto alla crisi dei mercati, ma soprattutto alla disintermediazione di internet e al suo ruolo sociale nel business porterà sicuramente a qualcosa di innovativo. I gestori di aree fieristiche chiederanno al Governo finanziamenti ed aiuti per il … Leggi tutto