Faranno di tutto per sopravvivere sempre che questo non implichi dei cambiamenti

Via LSDI

L’ industria dei giornali ha scelto il suicidio rituale: una scelta drastica e irrevocabile. Lo sostiene un giornalista Usa, Dan Conover, in un articolo pubblicato sul blog collettivo Xark, dal titolo ‘’ The newspaper suicide pact’’, che Bernardo Parrella rilancia sul suo sito, Bernyblog, con toni un po’ apocalittici.

Il problema, spiega Conover, è la questione del paid content, dei contenuti a pagamento, di cui si sta ricominciando a parlare in maniera insistente e che è stata al centro di un recente summit organizzato dalla NAA (l’ Associazione dei giornali Usa) a Chicago.
Apparentemente, sostiene Conover, può sembrare una idea ragionevole che i cittadini possano pagare per dei contenuti, prodotti in maniera professionale, che essi consumano. Ma in realtà si tratta di una petizione post-razionale ritenere che i consumatori abbandonino consuetudini maturate nell’ ultimo decennio a favore di comportamenti che dovrebbero riportare le aziende editoriali a quei margini di profitto decretati per loro da Dio Onnipotente.

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Disruptive journalism

Via Webgarden Una cosa che troppo spesso si tende a trascurare è che non esistono strategie ma solo strateghi. Analogamente non esistono azioni ma solo attori. Quello che intendo dire è che l’investimento principale è sulle persone. Sono le persone a compiere le azioni e fare l’innovazione, solo le persone possono fare davvero la differenza. … Leggi tutto

Muore lo zio di Google

La notizia è drammatica e paradossale E’ stato tra i padri del fortunato algoritmo Google, mentore dei due fondatori Larry Page e Sergey Brin e professore di Computer science alla Stanford University. Noto e stimato nella Silicon Valley, Rajeev Motwani, 47 anni, indiano-americano cresciuto a New Delhi, è stato trovato morto venerdì scorso nella piscina … Leggi tutto

L’atteso rientro di Steve Jobs

Via ValleyWag

Steve Jobs is set to return to Apple on schedule at the end of June, “people familiar with Apple” tell the Wall Street Journal. He might also end up at the company’s developer’s conference next week, the paper said.

Writes the Journal:

Two people who do business with Apple said senior Apple managers have told them the company is now trying to coordinate Mr. Jobs’s return with a product launch or public event.

The prospect of a public return by Apple’s CEO, following a six-month medical leave, will no doubt help build buzz for the company’s developer event, where Apple is expected to launch a new iPhone into a barrage of free publicity.

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Working Capital a Torino nel luglio 2009

Oramai, anche se ci sono ancora da definire dei particolari organizzativi, la notizia è praticamente ufficiale. La professionalità sabauda, l’eccellenza del Poli, dell’Università torinese e delle aziende dell’innovazione piemontese e l’insistenza pasteriana hanno convinto Telecom a portare a Torino la terza tappa del tour del Working Capital Barcamp. La data è ancora da definire,  nella … Leggi tutto

Il dominio dell’ informazione ridondante e stereotipata

Via LSDI

Lo si sospettava da tempo, ma ora uno studio scientifico lo ha confermato: la varietà dell’ offerta di informazione sui siti web è molto lontana dall’ essere abbondante quanto ci si poteva immaginare. E, peggio ancora, questa offerta è massicciamente ‘’ridondante’’ e ‘’stereotipata’’: i siti di informazione diffondono la stessa notizia nello stesso momento, con una concentrazione estrema della produzione su un piccolo numero di argomenti che dominano completamente la scena.

Il risultato è senza appello: l’ informazione online è massicciamente ‘’ridondante’’ e ‘’stereotipata’’. In altre parole i siti di informazione trattano gli stessi argomenti, nello stesso tempo, allo stesso modo e la varietà di quegli argomenti è estremamente ridotta. Narvic lo definisce ‘’il regno delle notizie di agenzia a raffica’’.

La distribuzione dei risultati risponde grosso modo al principio di Pareto: l’ 80% degli articoli si concentrano sul 20% degli argomenti, l’ 80% degli argomenti vengono affrontati dal restante 20% degli articoli, spesso da un solo articolo (e quindi una sola fonte). Il ricorrere dell’ uso delle stesse formulazioni n diversi articoli che trattano lo stesso argomento, mostrache si tratta in reatà delle stesse notizie di agenzia, poco o nulla riscritte.

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IRealize: istruzioni per l’uso

logo-irealizeSiamo arrivati a pochi giorni dall’appunamento con IRealize in programma il 9 e 10 giugno al Virtual Reality & Multi Media Park

Si tratta si un evento che vuole essere innovativo e che merita di essere spiegato e raccontato

I Realize nasce per fare incontrare la tecnologia con i bisogni reali. Per questo vengono affrontate tematiche molto ampie e partecipano speaker con background multidisciplinare.
L’idea è quella di ricondurre la tecnologia al suo ruolo di “strumento” capace di contribuire a trovare risposte ad esigenze concrete, evitando che i “tecnocrati” si parlino addosso sviluppando prodotti e servizi che soddisfano solo il loro desiderio estetico.

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Teaching Copyright: educare ai diritti per stimolare creatività

Via Antonella Beccaria Non c’è bisogno di altre parole per presentare Teaching Copyright, iniziativa targata Electronic Frontier Foundation nata per spiegare a insegnanti e giovani cos’è il diritto d’autore (o, meglio, il copyright anglosassone) e come utilizzarlo per ampliare il proprio margine d’azione invece di farselo ridurre a suon di soperchierie: La fuori c’è un … Leggi tutto

Editoria: chi giornalista, chi dirigente, chi operaio, chi impiegato

Questo lavoro, acuto, intelligente e puntuale del maestro Gaspar Torriero è in rete da una settimana, ma il bloggante infettato da virus non messicani, ma altrettanto virulenti, lo ha visto solo in giornata.
I dati numerici sono probabilmete imprecisi, lo spiega anche Gaspar, ma il concetto è evidente.
Da leggere anche tutta la discussione su FriendFeed .
Il ragionamento ricorda la oramai storicaintervista di Marco Benedetto, oramai un classico per interpretare, che oramai fa l’imprenditore nell’informazione su internet con Blitz Quotidiano.

Il bisogno di informazione ci sarà sempre. A non esserci più sono i soldi. O meglio, non ci sono più tutti quelli che servono per un giornale di carta.

Ma ripartiamo da Gaspar Torriero

A proposito della sostenibilità del giornalismo sul web, che tutti dicono non esserci ma che alcuni siti di informazione hanno raggiunto, sono andato a cercare qualche numero in rete. Non ne ho trovati molti, e quelli che ho trovato, spulciando bilanci, sono dubbiosi. Li pubblico lo stesso perché danno almeno una grossolana indicazione degli ordini di grandezza in campo, e soprattutto perché spero che tu, che conosci i numeri giusti, sia tanto gentile da volermi correggere nei commenti.

La prima tabella paragona il numero di visitatori di un sito informativo con il numero totale di addetti della testata (soprattutto qui aspetto tue notizie!):

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I giovani lasciano i siti dei quotidiani

Tra i giovani dai 18 ai 24 anni i portali come Virgilio, Msn, Libero, Yahoo e consimili hanno superato i quotidiani online, da Corriere.it a  Repubblica.it compresa Lastampa.it,  come fonti di informazione. Il dato emerge dalla presentazione dei risultati della terza indagine dell’Osservatorio Internet di Nextplora – Microsoft sulla messaggistica istantanea in italia. Come ha … Leggi tutto

Report e la Gabanelli aprono la scatola del digitale terrestre

Via Adg Informa

Polemica su Report, il programma di Milena Gabanelli in onda su RaiTre. La bufera si è scatenata in seguito alla puntata di domenica scorsa, il 24 maggio, sulle frequenze televisive e l’avvento del digitale terrestre. Si evidenziava come Rai e Mediaset continueranno a dominare il panorama televisivo italiano, nonostante la nuova tecnologia consenta un numero elevato di canali. Nel servizio, “Modulazione di frequenza”, c’erano contributi di: Fedele Confalonieri, presidente Mediaset; Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo; Paolo Romani, vice ministro delle comunicazioni; Corrado Calabrò, presidente Agcom dal 2005; Paolo Gentiloni, ministro delle Comunicazioni dal 2006 al 2008; Stefano Mannoni, commissario Agcom.

In seguito ad alcune dichiarazioni del vice ministro Romani su documenti riservati forniti da commissari dell’Agcom al giornalista Bernardo Iovene, il commissario Mannoni ha annunciato le proprie dimissioni da vicepresidente del comitato Italia digitale, l’organismo che coordina il passaggio alla televisione digitale terrestre. “Si tratta – spiega Mannoni – del punto di arrivo di un modo di fare del viceministro che tiene in scarsa considerazione le nostre competenze. Non ritengo dunque che vi siano più le condizioni per continuare la collaborazione”. La puntata di Report non ha però solo portato alle dimissioni di Mannoni, ma ha anche avuto un seguito politico.

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