Symantec, uno dei maggiori produttori globali di antivirus e prodotti per la sicurezza informatica, è stata denunciata. L’accusa, avanzata negli Stati Uniti, è di spingere gli utenti all’acquisto dei propri software diffondendo falsi allarmi circa la presenza di minacce nei PC dei clienti. La causa, che potrebbe diventare un class action, è stata promossa da James Gross, di Washington, presso la Corte distrettuale di San José in California.
Secondo Gross, Symantec avrebbe utilizzato una tattica appositamente concepita per spaventare gli utenti dei prodotti di sicurezza quali come Norton Utilities, PC Tools Registry Mechanic e PC Tools Performance Toolkit. Secondo l’accusa, i report dei software di Symantec darebbe sempre risultati sbagliati e dannosi, indipendentemente dall’esistenza di rischi reali.
Diritti
La casta salva Cosentino
Con 309 voti contrari e 298 favorevoli su 607 votanti, la Camera a scrutinio segreto ha respinto la richiesta di autorizzazione all’arresto nei confronti del deputato del Pdl ed ex sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino. Così il deputato classe 1959, nato a Casal di Principe e secondo il boss pentito Carmine Schiavone punto di riferimento politico dei Casalesi continuerà ad essere il coordinatore Pdl per la Campania, anche se lo stesso Cosentino ha annunciato le sue intenzioni a dimettersi, purchè siano i vertici di partito a deciderlo. Insomma le cose non cambiano o comunque non si vogliono cambiare, tant’è che ben 22 deputati non hanno neppure partecipato al voto, quattro dei quali erano in missione, mentre i sei radicali si sono opposti all’arresto pronunciando il loro “no”.
Ancora una volta la giustizia, i magistrati napoletani che hanno indagato escono sconfitti da un epilogo per tanti versi scontato. La Casta Politica salva ancora il “collega” di turno per il quale non si potrà procedere penalmente, almeno finchè ricoprirà il suo ruolo istituzionale. Eppure le accuse rivolte a Cosentino non sono proprio all’acqua di rose; partono dal 2008, anno in cui sempre Schiavone parlò di un patto elettorale tra camorra e l’esponente politico, che una volta eletto avrebbe svolto un ruolo decisivo per la “famiglia”.
Wolfgang Achtner presenta la sua candidatura a direttore del TG1
Uscire da una Rai lottizzata, dalle nomine decise dai partiti, dalla stagione dei direttori al servizio del padrino politico di turno. Con questa promessa, il giornalista americano Wolfgang Achtner, ha presentato, in una conferenza stampa a Roma, nel silenzio dei media tradizionali italiani, la sua candidatura alla direzione del TG1.
Anche Vittorio Pasteris appoggia la candidatura di Wolfgang Achtner a direttore del TG1
Due video della conferenza stampa
Salvate il giornalista Giovanni Tizian
E’ sempre triste apprendere che un giornalista è costretto, per il suo lavoro, a vivere con la scorta. Lo è ancora di più se il nome è quello di un caro collega e collaboratore della tua testata.
Alla lista dei cronisti costretti a vivere sotto tutela nel nostro paese aggiungiamo oggi il nome di Giovanni Tizian, giornalista freelance, dal 2010 firma di punta di Narcomafie.Conoscemmo Giovanni nell’autunno del 2009, quando contattò la redazione a seguito della lettura di un approfondito dossier su Modena da noi pubblicato nel giugno di quell’anno. “Finalmente qualcuno che porta la questione mafia in Emilia-Romagna su pagine nazionali. Io avrei molto da scrivere”, mi disse. Giovanni in effetti si occupava delle infiltrazioni della criminalità organizzata nella regione già dal 2006, quando iniziò a collaborare con la Gazzetta di Modena e a seguire meticolosamente tutte le operazioni che portavano alla scoperta di interessi della ‘ndrangheta, della camorra e di Cosa nostra nel territorio.
Un interesse per la materia dovuto non solo a un innato senso di giustizia e di senso civico, ma a una dolorosissima vicenda personale
Gioventù, amore e rabbia
Il libro di Luca Telese Nel suo libro più arrabbiato, Luca Telese raccoglie la sfida di raccontare l’Italia ai tempi della crisi, e lo fa intrecciando la propria passione professionale, quella di un «giovane quarantenne» che ha firmato il primo vero contratto dodici anni dopo aver iniziato a lavorare, con le storie raccolte da un … Leggi tutto
La storia delle cose di Eternit a fumetti
Via QP La storia della Eternit a Casale è diventata una libro illustrato a fumetti: Eternit, Dissolvenza in bianco edito da Ediesse che sarà presentato a a Roma il 17 gennaio. Il libro è stato realizzato da Gea Ferraris, architetto, illustratrice e pittrice, e Assunta Prato, insegnante di scuola secondaria che fa parte dell’Associazione dopo la morte del marito per … Leggi tutto
Una cricca Malinconica
Quando si è visto arrivare il programma delle ferie di Carlo Malinconico per il 2008 Roberto Sciò, patron di uno degli alberghi più belli e cari d’Italia, Il Pellicano di Porto Ercole, nonché padre della più famosa stellina di Non è la Rai Yvonne, sbotta: “Ho visto il fax ci mancava poco che svengo”. Sciò ne ha viste tante nel suo Relais & Chateaux 5 stelle con terrazza sul più bel tramonto del Tirreno, e ride: “Francesco ma che te lo sei adottato il professore?” E poi “Ma che stai costruendo un grattacielo da qualche parte?”….. “e mi auguro che sia veramente foriero tutto questo tuo… (e ride)”. Piscicelli imbarazzato ride anche lui: “Fa parte dei giochi, che vuoi fare? Di qualsiasi colore essi siano poi”.
Il Fatto, pubblica oggi l’elenco che stava facendo svenire Sciò e l’informativa dei Carabinieri del Ros del 7 giugno 2010 sulle vacanze al Pellicano dalla quale risulta una verità incompatibile con il ruolo di Malinconico. Il Ros di Firenze ha passato ore ad ascoltare le intercettazioni telefoniche e ad acquisire le ricevute dell’hotel. La conclusione è netta: “E’ stato rilevato, in sintesi che, tra il 2007 e il 2008, il professor Carlo Malinconico ha soggiornato più volte presso la struttura alberghiera Il Pellicano, e le relative spese quantificate in complessivi euro 19. 876, 00 sono state pagate, con varie modalità, di seguito specificate, da Piscicelli Francesco Maria”.
Le mani in tasca ai cittadini sono quelle degli evasori fiscali
Quando Mario Monti dice frasi storiche … (via AGI) L’espressione ‘mettere le mani nelle tasche degli italiani’, divenuta corrente in questi anni, non mi ha mai persuaso e, comunque, e’ un’espressione incompleta, perche’ ci sono anche altri atti che entrano nelle tasche degli italiani e sono quelli compiuti dagli evasori rispetto ai contribuenti onesti”. Lo … Leggi tutto
Quando i dubbi di tutti si fanno realtà: l’evasione di chi sospettavamo da tempo
Gianni Barbacetto Via Il Fatto Quotidiano
Eccoli, i risultati del blitz di fine anno nella vippissima Cortina. “Operazione mediatica”, aveva subito tuonato il presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto. “Roba da Stato di polizia fiscale”, aveva protestato Maurizio Fugatti, capogruppo della Lega alla commissione Finanze della Camera. Il 30 dicembre, poco dopo Natale e due giorni prima di Capodanno, 80 funzionari dell’Agenzia delle entrate erano sbarcati a Cortina per un controllo fiscale.
Non proprio un cinepanettone (“Vacanze a Cortina”? “Sotto lo scontrino niente”? “Innocenti evasioni”?), ma un’operazione di verifica nella perla delle Dolomiti, e nel periodo più glamour dell’anno. Immediatamente criticata da una parte della politica come esibizione di forza, come esempio di vessazione dei poveri cittadini indifesi.
Eutelia ha dei nuovi proprietari
La notizia pare ufficiale: Eutelia passa alla cordata denominata “Pier della Francesca”, guidata da l’ex-Cisco Mark De Simone e Piergiorgio Rossi, quest’ultimo ex CFO del Gruppo Marconi.
La cordata, che è pronta a investire in cinque anni fino a 100 milioni di euro, è partecipata al 90 per cento dal fondo lussemburghese Hirsch e al 10 da Cloud Italia. Per completare l’operazione sarà creata un’apposita società con un consiglio di amministrazione di 5 membri: 3 nominati dalla prima e due dalla seconda.
I commissari straordinari dell’azienda di Arezzo, Daniela Saitta, Francesca Pace e Gianluca Vidal, che da 18 mesi sono sul caso, hanno ufficializzato la decisione e sembra abbiano già spedito una comunicazione ufficiale al Ministero per lo sviluppo economico con la conclusione della gara.
La questione dei pubblicisti for dummies
In modo tale che i normali cittadini siano informati su quello che accade nell’informazione italiana.
Ora che il premier Monti ha ricevuto il tesserino da giornalista, chissà se sarà più sensibile al tema. Secondo una norma contenuta nella “manovra Salva Italia” del suo governo da settembre 2012 l’albo dei giornalisti pubblicisti potrebbe infatti essere abolito. Un provvedimento che se andasse in porto rappresenterebbe una rivoluzione per il mondo dell’informazione. La proposta di Monti in realtà non è una novità, ma una nuova norma che recepisce le direttive europee sulle professioni redatta già in passato da Berlusconi e confermata da questo governo. La norma che compare al punto “Riforma degli ordini professionali”, prevede infatti l’annullamento della distinzione tra giornalisti pubblicisti e professionisti. Il comma 5 dell’art 3 dl 138/2011 prevede che l’accesso a tutte le professioni intellettuali sia vincolato al superamento dell’esame di Stato previsto dalla Costituzione. Risultato, chi non avrà conseguito il praticantato e sostenuto la prova di idoneità per accedere all’albo dei professionisti entro il prossimo settembre potrebbe non aver diritto a svolgere regolarmente il proprio lavoro.