Culturopoli, istruzioni per l’uso

La culturopoli torinese legata alle indagini su Soria e sul Grinzane Cavour apre due percorsi di interrogativi inquietanti che si spera siano chiariti e risolti appieno. Il primo riguarda i modi spicci con cui pare si usasse ricercare, gestire, sfruttare e buttare i collaboratori delle attività culturali del Grinzane e si teme di molte altre … Leggi tutto

I soliti furbetti del telefonino

Altroconsumo, che aveva denunciato in agosto all’Authority i due operatori informa che L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha multato Tim e Vodafone con una sanzione da 500.000 euro ciascuno,  per modifica unilaterale e sistematica dei piani tariffari senza fornire adeguate informative al consumatore. La mancanza di informazione e trasparenza ha impedito agli utenti … Leggi tutto

Perchè certe storie le racconta solo Striscia la Notizia ?

Come spesso, non sempre, Striscia La Notizia ha realizzato una buona inchiesta per smascherare un sistema italiano per fregare lo stato e i cittadini: creste in nero sulla cessione di edilizia convenzionata. Ma perchè nessun giornalista e nessun giornale, esclusi la Gabanelli e poche redazioni RAI, si occupa di inchieste del genere ? E’ necessario … Leggi tutto

Finalmente la pace di Eluana

Eluana Englaro è morta alle 20.10 nella clinica La Quiete di Udine, dove era arrivata all’alba del 3 febbraio. Evidemente il buon Dio e Eluana stessa ne hanno avute le tasche piene delle polemiche e delle strumentalizzazioni in questi anni. Ora i politici italiani possono farsi battaglie inutili per un po’ e poi pensare a … Leggi tutto

Binario morto

E’ partito Binario morto il blog ferroviario di servizio dedicato a ferrovie e pendolari di Fiorenzo Panero. La settimana inizia con una lettera aperta all’AD di Ferrovie dello Stato. Caro Mauro Moretti, le scriviamo perché la nostra pazienza ha ornai raggiunto il limite di non ritorno. Questa mattina il treno che da Cuneo ci porta … Leggi tutto

Eluana: partorirai con dolore

La decadenza etica e cerebrale delle scelte comunicative, e politiche, dell’attuale Governo richiede davvero un punto di rottura. La volontà di ritirare le fila di un difficile rapporto con il Vaticano, ha fatto uscire parole e leggi ad personam, e situazioni mai viste sul caso Englaro. Se Berlusconi punta a delineare uno stato teocratico e monoliticamente religiosamente integralista , bene troverà sulla sua strada a fermarlo i cattolici veri, quelli che considerano la religione un metodo per creare consensi e voti elettorali, quelli che forse non sempre sono a messa, perchè impegnati ad aiutare gli altri, quelli che vivono la religione e non la esternano.

E poi signor Berlusconi non ci parli della sua coscienza, dovremmo chiamare “Chi l’ha visto ?” per scoprire che fine ha fatto.

Leggi tutto

Google a processo a Milano

Oggi a Milano si apre il processo a quattro dirigenti di Google per la pubblicazione di un video relativo ai maltrattamenti di un ragazzo disabile torinese. Lo ricorda il NYT,  i giornali italiani se ne sono un po’ dimenticati. Four executives of Google begin trial Tuesday in Milan on criminal charges of defamation and privacy … Leggi tutto

Salvi i giornalisti de La7

Via Corriere Dopo una vertenza durata diversi mesi è stata firmato al ministero del Lavoro dalle organizzazioni sindacali e da Telecom Italia Media l’intesa per La7. L’accordo di solidarietà – che evita il licenziamento di 25 giornalisti, previsto inizialmente dalla procedura di licenziamento collettivo avviata dall’azienda – prevede una riduzione dell’orario di lavoro e del … Leggi tutto

La balcanizzazione dello stivale

Via Vittorio Bertola

Ho apprezzato molto l’editoriale di Barbara Spinelli sulla prima pagina de La Stampa di oggi, intitolato Gli eroi non vivono in branco (era online stamattina sul sito ma l’hanno tolto, spero ricomparirà presto nel blog della Spinelli). In pratica sottolinea ciò che è evidente a tutti, cioé che la società italiana è ormai completamente balcanizzata, divisa in gruppi e gruppetti a cui ogni persona sente di appartenere, e che si pongono in antagonismo forzato sia verso gli altri gruppi che verso il concetto stesso di collettività.

L’Italia è da sempre il paese del tifo: invece di discutere civilmente e pietosamente sul conflitto tra israeliani e palestinesi e su come ricomporlo, ci si divide tra chi tifa per i primi e chi tifa per i secondi; e lo stesso per qualsiasi altra questione politica o sociale. Sempre più spesso, però, il tifo è assoluto: arruolandosi in una squadra si nega la legittimità stessa dell’altra, e ci si pone come obiettivo non la mediazione, ma la sconfitta assoluta dell’avversario.

Qualsiasi discussione, insomma, deve concludersi con la propria vittoria, con l’ottenere ragione completa, e con la sconfitta dell’avversario; se così non avviene, se un terzo osservatore o la collettività prendono un’altra via, si va automaticamente a concludere che essi sono stupidi, ignoranti o direttamente corrotti e in malafede.

Leggi tutto