La notizia: Dolce e Gabbana secondo la GdF devono allo stato 800 milioni di euro
La cattiva notizia: solo il Giornale ha avuto il coraggio di tirare fuori la notizia temendo ritorsioni dai due signori, mentre gli altri direttori non hanno avuto il coraggio di buttare lo stilista in prima pagina.
Ottocento milioni di euro, equamente suddivisi: quattrocento milioni a Domenico Dolce, quattrocento a Stefano Gabbana. È una cifra gigantesca, il conto più salato che il fisco italiano presenta da molti anni a questa parte a una persona fisica: otto volte, per dare un’idea, la megamulta consegnata al recordman precedente, il motocampione Valentino Rossi. E la colossale tegola piomba su due tra gli imprenditori italiani più famosi del mondo, i creatori di una delle griffe di punta della moda made in Italy: gli inventori del marchio «D&G». Secondo la Guardia di finanza, la raffinatezza del sistema architettato da Dolce e Gabbana per fare sparire redditi dalle loro dichiarazioni non ha nulla da invidiare alla raffinatezza delle loro collezioni di moda.
Il rapporto conclusivo del Nucleo di polizia tributaria di Milano è stato inviato nei giorni scorsi alla Agenzia delle entrate, che si occuperà materialmente di attivare la procedura per ottenere dai due stilisti il pagamento della monumentale sanzione. La consegna è avvenuta senza clamori: anche perché sia Dolce che Gabbana hanno dimostrato in passato di non apprezzare questo tipo di esposizione mediatica. Un anno fa, quando a finire nel mirino del fisco fu la loro società, reagirono minacciando di togliere la pubblicità ai quotidiani che avevano pubblicato la notizia. Il che non impedì che la storia facesse il giro del mondo.
Leggi tutto