Assolto Pino Maniaci

Via Articolo 21 Pino Maniaci, il cronista antimafia di Partinico, animatore di Telejato e’ stato assolto dal giudice monocratico di Partinico dall’accusa di esercizio abusivo delle professione “perche’ il fatto non sussiste”. Il giudice Giacomo Barbarino ha fatto valere da una parte l’articolo 21 della Costituzione che sancisce la liberta’ di espressione e, dall’altra,  la … Leggi tutto

Repubblica e Berlusconi: battaglia legale e politica

Meno male che Repubblica è il giornale italiano in maggiore salute e quindi può fare il suo mestiere senza guardare in faccia nessuno. Il Governo vorrebbe che la pubblicità, anche quella degli enti pubblici, andasse solo a quanti siano allineati. Ora la battaglia fra Repubblica e Berlusconi va sul piano legale. Il gruppo editoriale L’Espresso … Leggi tutto

I giornalisti di serie C

Via Fasi Press Esistono anche i “giornalisti di serie C”, ma il contratto e parte della categoria fanno finta di non saperlo. Basta con i colleghi che sfruttano altri colleghi. Il nostro servizio legale è pronto per difendere i diritti di chi è sfruttato. Tutti noi lo sappiamo bene. Esistono ancora colleghi sottopagati, altri senza … Leggi tutto

Un problema di note a piè pagina

Chris Anderson nel suo nuovo libro Free ha avuto la sorte  di non inserire note a piè pagina. Peccato che l’incidente gli abbia creato problemi gravi già prima dell’uscita del libro

FreeIn the course of reading Chris Anderson’s new book, Free: The Future of a Radical Price (Hyperion, $26.99), for a review in an upcoming issue of VQR, we have discovered almost a dozen passages that are reproduced nearly verbatim from uncredited sources. These instances were identified after a cursory investigation, after I checked by hand several dozen suspect passages in the whole of the 274-page book. This was not an exhaustive search, since I don’t have access to an electronic version of the book. Most of the passages, but not all, come from Wikipedia. Anderson is the author of the best-selling 2006 book The Long Tail and is the editor-in-chief of Wired magazine. The official publication date for Free is July 7.

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Contro la diga verde

Via Reuters

Gli utenti di internet cinesi stanno promuovendo attraverso il web una campagna per boicottare il lancio del nuovo filtro “antipornografia” cinese, rimanendo ofline per tutto il primo luglio, giorno di debutto del nuovo software. La protesta nasce dalla convinzione che questo filtro sia un modo, per il governo cinese, di inasprire ulteriormente la censura. Il Green Dam, questo il nome del software, è un programma venduto dalla Jinhui Computer System Engineering, e sarà preinstallato su tutti i pc fabbricati o distribuiti dal primo luglio. Il governo ha specificato che si tratta esclusivamente di un filtro antipornografia.

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A Torino il terzo Creative Commons Technical Summit

Via Torino Valley Blog Il Centro NEXA su Internet & Società ospita la terza edizione del Creative Commons Technical Summit. L’incontro avrà luogo venerdì 26 giugno 2009 presso l’Aula Magna del Politecnico di Torino presso il Lingotto. Le precedenti edizioni si erano tenute presso il campus di Google (Mountain View, giugno 2008) e presso l’MIT … Leggi tutto

Voli di stato tutto ok

La Procura di Roma ha inviato al Tribunale dei ministri gli atti riguardanti l’inchiesta sui voli di Stato, nell’ambito della quale è indagato per abuso d’ufficio il premier Silvio Berlusconi. La richiesta dei pm Simona Maisto, Giuseppe Saieva e Ilaria Calò ai giudici di via Triboniano è quella di archiviare il procedimento. In ognuno dei … Leggi tutto

La legge del bavaglio

Giuseppe Davanzo su Repubblica.it

L’ascolto telefonico, ambientale, telematico da mezzo di ricerca della prova si trasforma in strumento di completamento e rafforzamento di una prova già acquisita. Un optional, per capirci. Un rosario di adempimenti, motivazioni, decisioni collegiali e nuovi carichi di lavoro diventeranno sabbia in un motore già arrugginito avvicinando la machina iustitiae al limite di saturazione che decreta l’impossibilità di celebrare il processo, un processo (appare sempre di più questo il cinico obiettivo “riformatore” del governo). Ancora. Soffocare in sessanta giorni il limite temporale degli ascolti (un’ulteriore stretta: si era parlato di tre mesi) “vanifica gli sforzi investigativi delle forze dell’ordine e degli uffici di procura”, come inutilmente ha avvertito il Consiglio superiore della magistratura.

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Ddl intercettazioni, ecco cosa prevede

Ecco l’emendamento e i suoi maggiori contenuti

Via La Stampa.it

Controllo Telefonate
Il pubblico ministero potrà chiedere di intercettare solo in presenza di «gravi indizi di colpevolezza». Basteranno i «sufficienti indizi», come previsto prima della riforma, solo in presenza di indagini su mafia e terrorismo e per i delitti non colposi per i quali è prevista la reclusione superiore ai 5 anni. Le intercettazioni richieste dal pm non potranno piu’ essere autorizzate da un solo giudice ma da un collegio di tre giudici con decreto motivato.

Limiti di tempo
La intercettazioni possono durare per un periodo massimo di trenta giorni, anche non continuativo, prorogabili di altri 15 giorni. Un’ulteriore proroga puo’ essere autorizzata «qualora siano emersi nuovi elementi». Per i delitti di mafia e criminalita’ organizzata la durata massima sale a 40 giorni, prorogabili per periodi successivi di 20 giorni entro i termini di durata massima delle indagini preliminari.

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