Il boss Giuseppe Graviano, che sta scontando l’ergastolo nel carcere milanese di Opera, esce dall’isolamento assoluto che gli imponeva il regime del carcere duro: la Corte d’assise d’appello di Palermo, infatti, ha revocato al capomafia del quartiere palermitano di Brancaccio una parte delle prescrizioni previste dal 41 bis. Graviano in particolare non sarà più sottoposto all’isolamento diurno e potrà così fare vita comune con i detenuti che non abbiano condanne per mafia e usufruire dell’ora d’aria. I giudici hanno accolto il ricorso del suo avvocato, Gaetano Giacobbe, contro la decisione della procura generale di prorogare l’isolamento, assunta a settembre, all’indomani della condanna definitiva del boss ad altri due ergastoli. Il legale di Graviano ha spiegato che esiste un tetto massimo di tre anni per l’isolamento assoluto e che la proroga non poteva essere applicata, in quanto le nuove condanne si riferivano a fatti accaduti prima dell’arresto del boss, avvenuto il 27 gennaio ’94.
Il dossier Frecciarossa da Guariniello
Via Repubblica.it I ritardi sono cominciati prima che neve e ghiaccio frenassero i Frecciarossa, come denunciato dagli abbonati. È quanto emerge dal dossier presentato al pm Raffaele Guariniello dalla Polfer, spedita a controllare i Tav. Situazioni ritenute degne di approfondimento, per le possibili ricadute sulla sicurezza, sono emerse dagli accertamenti sul sovraffollamento delle carrozze. Intanto … Leggi tutto