La diretta del terzo giorno delle occupazioni degli studenti universitari torinesi

Aggiornamenti costanti, seguendo ogni fase della protesta studentesca a Torino, registrando le voci dei protagonisti, le reazioni, gli spostamenti, le nuove occupazioni, la sviluppo delle strategie di contestazione: è quanto stanno facendo da tre giorni gli allievi del Master in giornalismo dell’Università di Torino sul loro sito www.futura.to.it, fornendo un servizio informativo chiaro e attento … Leggi tutto

Lettera dei lavoratori di Eutelia – Agile a Beatrice Borromeo

I lavoratori di Eutelia scrivono a Beatrice Borromeo

Su “il Fatto Quotidiano” del 24 novembre 2010, è apparso l’ultimo di una lunga serie di articoli di Beatrice Borromeo sulla “crisi” Agile-Eutelia-Omega, l’ultimo frutto avvelenato di questa devastazione industriale in questi giorni è stato il fallimento di Phonemedia, azienda di servizi e call center, che era fra i gironi dell’inferno Omega-Libeccio, con 9000 posti di lavoro evaporati dietro gli sporchi giochi di speculazione selvaggia dei Liori e di Massa della Omega.

Ma questa lettera aperta a Beatrice vuole parlare di Agile ex Eutelia, che nel titolo e nel contenuto del pezzo “La lenta agonia dei dimenticati di Eutelia”, evoca una sorta di smobilitazione rassegnata dei lavoratori e lavoratrici Agile, rispetto a una vertenza che fra l’occupazione della sede di Roma, l’irruzione fai da te di Samuele Landi e il presidio a Montecitorio, aveva acceso i riflettori su di se dei media e della Rete. Noi non siamo in agonia, dimenticati forse, ma non rassegnati, anzi…

La lettera a Beatrice Borromeo

Leggi tutto

Il sangue verde a Torino

Lunedì 29 novembre 2010 alle ore 21.00 presso il cinemateatro Baretti verrà proiettato il Sangue Verde un film di Andrea Segre Gennaio 2010, Rosarno, Calabria. Le manifestazioni di rabbia degli immigrati mettono a nudo le condizioni di degrado e ingiustizia in cui vivono quotidianamente migliaia di braccianti africani, sfruttati da un’economia fortemente influenzata dal potere … Leggi tutto

Lettera a Fazio e Saviano sul precariato

Via Generazione P Gentile Roberto Saviano e Fabio Fazio, Vorrei che raccontiate l’inferno che vivono tanti giovani come me. Un inferno che molti di noi, la politica, l’economia, la società e i mezzi di comunicazione di massa rifiutano di guardare in faccia. Abbiamo paura, ci spaventa perché forse scopriremo più colpevoli che innocenti. Ma è … Leggi tutto

Gli ambientini di una certa impresa italiana

Via Il Post Per seguire il groviglio di traffici di soldi molto loschi intorno alle varie aziende consociate di Finmeccanica, così come lo ha raccontato domenica sera Report, ci vuole una matita e un blocco per appunti. A un certo punto si evoca un impegno di Gianfranco Fini per salvare dall’arresto l’onorevole Di Girolamo, ma … Leggi tutto

La fulminante carriera universitaria del nipote del boss

Via Il Post Sul Corriere della Sera di oggi, Giovanni Bianconi racconta la storia di Antonio Pelle, il nipote del boss della ‘ndrangheta Giuseppe Pelle, e della sua rapida carriera universitaria al corso di laurea specialistica in Architettura a Reggio Calabria. Il ragazzo ha 24 anni, è stato arrestato lo scorso aprile per i suoi … Leggi tutto

Rileggere la storia della giornalista Paola Caruso

Paola Caruso, una giornalista, una donna, sabato scorso ha iniziato uno sciopero della fame e della sete, che prudentemente si è trasformato in un solo sciopero della fame.

Sciopero della fame e della sete, le prime 24 ore. ?Mi sento un po’ debole, ma sto bene.

La storia è questa: da 7 anni lavoro per il Corriere e dal 2007 Sciopero della fame e della sete, dopo le prime 24 ore. La novità è che ho bevuto. Mi hanno convinto gli amici, ma vado avanti con lo sciopero della fame.
Per chi mi ha chiesto i motivi della protesta ecco qualche dettaglio. Spero di essere chiara: al momento sono un po’ cotta e parecchio stanca. ?sono una co.co.co. annuale con una busta paga e Cud. Aspetto da tempo un contratto migliore, tipo un art. 2. Per raggiungerlo l’iter è la collaborazione. Tutti sono entrati così. E se ti dicono che sei brava, prima o poi arriva il tuo turno. Io stavo in attesa.
La scorsa settimana si è liberato un posto, un giornalista ha dato le dimissioni, lasciando una poltrona (a tempo determinato) libera. Ho pensato: “Ecco la mia occasione”. Neanche per sogno. Il posto è andato a un pivello della scuola di giornalismo. Uno che forse non è neanche giornalista, ma passa i miei pezzi.
Ho chiesto spiegazioni: “Perché non avete preso me o uno degli altri precari?”. Nessuna risposta. L’unica frase udita dalle mie orecchie: “Non sarai mai assunta”.

Il suo gesto è andato avanti per cinque giorni. Ieri, mercoledì, Paola ha sospeso il suo sciopero.

Leggi tutto

Il repulisti dei video Mediaset su Youtube

Via Vittorio Bertola Mi ha molto colpito una notizia che ancora non è arrivata sui grandi media e sospetto che non ci arriverà mai, e che è uscita soltanto qui. In pratica, nella notte dell’11 novembre, Youtube (cioè Google) avrebbe effettuato un vero e proprio “crackdown” sui video che contenevano spezzoni di trasmissioni Mediaset, su … Leggi tutto

Prima ti bombardano il rene sbagliato, poi scompare la tua cartella clinica

Paolo Accossato su Lastampa.it

Nove anni fa era stato sottoposto al bombardamento dei calcoli al rene sbagliato. Mentre le onde d’urto colpivano a destra, la dottoressa ripeteva perplessa: «Ma dove sono questi calcoli? Io non li vedo».  Malgrado ciò il medico procedette: mille e 500 colpi «sparati» al rene sbagliato per triturare grumi che non c’erano. Oggi, la goccia ha fatto traboccare il vaso: la cartella clinica di quell’intervento sbagliato è sparita. Più nessuna traccia, ammettono in ospedale. Il doppio caso finirà in mano a un avvocato.

Gian Carlo Rizzi ha 70 anni. Pensionato, abita a Torino, quartiere Mirafiori: «Era il 15 gennaio del 2001 – ricorda -, notai sangue nelle urine, il medico di famiglia mi prescrisse una serie di esami, un’ecografia all’addome, e si scoprì che nel rene sinistro avevo due calcoli di circa 8 millimetri di diametro. “Da togliere subito”, disse il dottor Ferrando, primario (oggi in pensione, ndr) dell’Urologia ospedaliera alle Molinette, dove avevo fatto la visita. Dopo otto mesi passati fra analisi e attese si decise di bombardare il rene per sbriciolare i «sassolini», ma «la dottoressa che utilizzò il litotritore – racconta sempre Rizzi – colpì per circa 20 minuti il rene sano anziché quello malato».

Leggi tutto