Mediaset Premium riparte dal nulla: la costituzione in mora e la procedura di esitazione negativa posizione RTI Mediaset

Con grande fortuna i miei rapporti con Mediaset Premium si sono conclusi anni fa dopo moltissiproblemi. Ora Mediaset Premium si è inventata una novità: il recupero crediti di una fantomatica partita aperta (pare per 44 euro piu interessi …).
Una solita storia incredibile all’italiana.

Ricevo un mesetto fa una prima lettera cartacea dalla Ge.Ri.   Gestione Rischi S.r.l., poi un mese dopo arriva un mini mail bombing di due mail in due giorni su questo tono

Oggetto: Procedura di Esitazione Negativa posizione RTI Mediaset.
Codice Cliente  XXXXXXXXXX
RIFERIMENTO PRATICA ID: YYYYYYYYYYYYYY

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Levenson Report: un documento importante per fotografare l’informazione del presente e pensare quella del futuro

Nel silenzio dei soloni dell’informazione italiana impegnati a salvarsi il deretano e a dissertare del sesso degli angeli è uscito in UK il lavoro cordinato da  Justice Leveson per fare il punto sull’etica dell’iformazione e sui rapporti fra informazione economia, politica, polizia, e privacy. Un lavorone che merita un’analisi attenta. The Prime Minister announced a … Leggi tutto

Voltaire, Giorgio Oddifreddi, La Repubblica e il mondo ebraico: Detesto ciò che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo:

Via il Fatto Quotidiano

Un post pubblicato domenica. Tema: il conflitto israelo-palestineseche in questi giorni sta vivendo un’altra pagina dai toni drammatici. Una presa di posizione molto dura nei confronti dello Stato ebraico, accusato di “logica nazista” nei confronti dei palestinesi. Ma la rimozione del suo intervento dal sito di Repubblica.it ha colto di sorpresa Piergiorgio Odifreddi (matematico, divulgatore scientifico, diventato noto anche per le sue posizioni critiche alla Chiesa cattolica). Ieri sera, infatti, il suo post nel blog “Il non senso della vita” non c’era più. Tanto è bastato, comunque, perché Odifreddi decidesse di scrivere un ultimo intervento, di commiato, per salutare i numerosi lettori che lo hanno seguito fin qui. D’altronde l’intervento in un blog non riflette la linea editoriale del giornale, che del resto nei casi più controversi – come potrebbe essere questo – può scegliere di pubblicare due interventi in antitesi (l’uno che intende confutare l’altro), davanti ai quali i lettori possono confrontarsi.

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L’ordine dei giornalisti manda una lettera agli ordini regionali sullo sfruttamento e la discriminazione dei giornalisti

Dopo anni di porcate  fatte in certi ordini regionali regolarmente denunciate ora l’ODG nazionale manda lettera aglio ordini regionali denuncianodo “che il male esiste”

Dal sito Odg

Accertate le violazioni della Carta di Firenze». Contro lo sfruttamento e la discriminazione dei giornalisti. E’ il senso di una lettera-esposto inviata dal presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino e dal gruppo di lavoro sul precariato del Cnog a tutti i presidenti degli Ordini regionali, a un anno esatto dall’approvazione del documento deontologico.

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Una raccolta firme contro la norma Anti Gabanelli

Via Il Fatto Quotidiano

Oltre 5mila firme in meno di 24 ore per dire no all’emendamento “ammazza Gabanelli“. Le ha raccolte finora l’associazione Articolo 21. L’emendamento, presentato dal senatore del Pdl Giacomo Caliendo (ex sottosegretario alla Giustizia) nel quadro della legge sulla responsabilità civile dei magistrati, porta il nome della conduttrice di Report perché, come spiegano il direttore e il portavoce di Articolo 21 Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti “se dovesse passare renderebbe ‘nulle’ tutte le clausole contrattuali che prevedono che l’editore tuteli il giornalista accollandosi le conseguenze economiche delle sanzioni in seguito al lavoro giornalistico”. Un appello (“Nessuno tocchi la Gabanelli e l’articolo21 della Costituzione”) che è possibile sostenere firmando su www.articolo21.it.

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Il funzionamento delll’Ordine dei giornalisti spiegato ai cittadini del 2012

Via Stefano Tesi

L’unica categoria della quale, del resto, si può entrare a far parte, e restarci, senza prima aver dovuto dimostrare di saper far nulla e in cui si possono scalare i vertici ordinistici pur facendo qualunque altro mestiere. La scalata è facile, perché la grottesca frammentazione non solo tipologica (professionisti contro pubblicisti), ma subtipologica (destra, sinistra, estremisti, moderati con relative correnti e capibastone, filogovernativi e antigovernativi, transfughi vari, nemici di qualcuno, amici di qualcun altro, pensionati che lavorano, pensionati che non lavorano, pubblicisti professionali, pubblicisti dilettanti, freelance veri e freelance finti, gente che crede di essere una cosa senza sapere di esserne un’altra, precari a vario titolo e specie, abusivi, false partite iva, principianti smarriti, non più principianti ma tonti, finti tonti, carrieristi, spie, quinte colonne, furbastri, pesci in barile, secondolavoristi, volontari e dilettanti puri) sbriciola il fronte in infinite schegge che poi, più o meno consociativamente, trovano ampia rappresentanza o modo di esistere in quel grande consesso ordinistico che è il Consiglio Nazionale.

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I giornalisti watchdog veri: la storia di Ester Castano

Via Ossigeno

Una coraggiosa giornalista di 21 anni, Ester Castano, è stata bersagliata per un anno dalle querele per diffamazione e dalle diffide di Antonio Celeste (Pdl), sindaco di Sedriano (Milano), arrestato martedì 10 ottobre e messo agli arresti domiciliari per i suoi rapporti ravvicinati con il presunto boss della ‘ndrangheta Eugenio Costantino, anch’egli arrestato nell’ambito dell’inchiesta per voto di scambio che ha portato in carcere l’assessore alla Casa della Regione Lombardia, Domenico Zampetti del Pdl.

La cronista scrive sul settimanale Altomilanese di Magenta. Di fronte a certi avvenimenti ha fatto le domande giuste. Ma il primo cittadino si e’ comportato come fanno gli amministratori pubblici che hanno qualcosa da nascondere: si e’ mostrato offeso e addirittura l’ha accusata di molestarlo con le sue domande; l’ha querelata e l’ha diffidata ripetutamente; le ha intimato attraverso i carabinieri di non avvicinarsi fisicamente a lui e – sempre per il tramite dei militari dell’Arma, le ha ‘consigliato’ di trasferirsi altrove. Negli ultimi mesi, ogni volta che pubblicava un articolo, Ester è stata convocata in caserma dai carabinieri che le hanno notificato una nuova diffida.

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B2bright: la piattaforma per lo scambio dei diritti per gli ebook

Un’idea geniale … Via IBF

Editori, agenti letterari, scout di case di produzione cinematografica, televisiva e multimediale, sceneggiatori, registi. Saranno loro i protagonisti principali di B2bright.com, il progetto di piattaforma online per lo scambio dei diritti, promosso da IBF – International Book Forum, il business rights center del Salone Internazionale del Libro di Torino, e Bookliners.com, startup web torinese di social reading. L’obiettivo è andare online nei primi mesi del 2013 in vista dell’appuntamento “fisico” di maggio al Salone torinese. L’idea è molto semplice: realizzare un ambiente “social” che permetta ai manager dei diritti italiani e stranieri di restare in contatto, oltre i tre giorni dell’evento IBF. Un modo per condividere progetti editoriali con l’obiettivo di favorire maggiori opportunità di business, legate allo scambio dei diritti, per tutto l’anno.

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I furbetti del giornalismo italiano non sono riusciti a capovolgere la volontà del Parlamento: la deontologia passa ai consigli di disciplina. Verso una fine delle porcate degli ordini delle regioni vergongose

Scrive Franco Abruzzo

Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (Cnog), con una maggioranza strettissima (38 sì, 28 no e 18 astenuti), ha deciso che la vigilanza sul comportamento degli iscritti sarà gestita e governata unicamente dai Consigli territoriali di disciplina istituiti dal dl 138/2011 (convertito con la legge 148/2011) come www.francoabruzzo.it aveva sostenuto ieri e avantieri (leggi in coda). Dice la norma approvata dal Cnog: “Il procedimento disciplinare è iniziato dal Consiglio territoriale di disciplina a seguito di segnalazioni o esposti di terzi o del Consiglio dell’Ordine, nonché su richiesta del  Procuratore generale della Repubblica o del procuratore della Repubblica competenti”.  Le funzioni dei Consigli di disciplina sono specifiche e abbracciano, afferma la legge 148/11, sia l’istruzione sia la decisione degli affari deontologici. E’ pacifico che i nuovi Consigli possano agire anche d’ufficio come si legge nell’articolo 48 della legge 69/1963 sull’ordinamento della professione di giornalista in quanto “eredi” delle funzioni finora esercitate dai Consigli storici dell’Ordine nati nel 1963 e attivi dal 1965.

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