La carta di Firenze e la necessità di identificare chi sfrutta i colleghi

Da una mail di una collega senza paura e con grande professionalità Penso che la Carta di Firenze sia un’ottima idea se si riesce a sanzionare il direttore o il caporedattore che sfrutta i collaboratori. Dobbiamo sempre ricordarci che l’artefice dello sfruttamento è l’editore, ma noi collaboratori non entriamo mai in relazione diretta con lui, … Leggi tutto

Eutelia a un passo dal fallimento

Via l’isola dei cassintegrati

3 giorni. 72 ore di speranza per i lavoratori Agile-Eutelia che il 20 settembre vedranno scadere il bando di vendita delle due aziende depredate e portate al collasso dai vari Samuele Landi, Claudio Marcello Massa e Antonangelo Liori , i tre maggiori responsabili del crack che ha portato Agile-Eutelia sull’orlo del baratro. Se entro la data di scadenza del bando le due società non verranno rilevate, non ci sarà un futuro per i circa 2000 lavoratori scaricati dai propri datori di lavoro prima, e abbandonati dalle istituzioni poi.

“Ora il tempo dei rimpalli e dei rinvii è davvero finito”, dice la Fiom lombarda: “In assenza di interventi decisi e precisi delle istituzioni, a partire da Regione Lombardia, tra pochi giorni in questo paese ci saranno due aziende in meno e 1500 disoccupati in più”.

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Un bilancio sociale degli editori di quotidiani in italia

Stavo pensando questa mattina che scriverebbero gli editori di giornali italiani se dovessero compilare un bilancio sociale. Per Responsabilità Sociale d’Impresa (o Corporate Social Responsibility, CSR) si intende l’integrazione di preoccupazioni di natura etica all’interno della visione strategica d’impresa: è una manifestazione della volontà delle grandi, piccole e medie imprese di gestire efficacemente le problematiche … Leggi tutto

il male sta principalmente in noi e nei nostri organismi e non nel solito “cattivo”

Via Stefano Tesi

Cavalcando maliziosamente l’illusione ottica che in apparenza rende uguali soggetti diversi, qualcuno cerca di cavalcare il malcontento chiamando i lettori allo sciopero contro gli editori il 7 e 8 ottobre, per la “Carta di Firenze”. Forse per evitare che si scioperi contro il vero responsabile, un sindacato inadeguato e colpevole.

Gli editori fanno ciò che il quadro normativo gli consente. Allora la colpa è loro o di chi dovrebbe garantire una tutela ai lavoratori, cioè il legislatore e il sindacato? Il 50% del pubblicato è frutto di “precari dell’informazione”? Ma quando mai. Qui si confonde il precariato con la precarietà. I precari sono i titolari di un contratto a termine, una categoria ben precisa. Non sono “precari” né i collaboratori esterni, né i liberi professionisti. Sono forse precari i “falsi freelance”, cioè i giornalisti che per continuare a lavorare con l’unica testata per la quale scrivono hanno scelto e/o sono stati costretti a prendere una partita iva (questo è in vero punto dolente, vedi qui).
Risultato di tanto caos concettuale?

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Io non leggo chi sfrutta: il 7 e 8 ottobre sciopero dei lettori

Re:fusi in collaborazione con il coordinamento romano “Errori di stampa” lancia una campagna su Facebook in occasione del lancio della “Carta di Firenze”: il 7 e 8 ottobre facciamo lo “sciopero dei lettori” per dare un segnale forte contro il precariato dei giornalisti.

Lo sapevate che i giornali italiani, ogni giorno, sono scritti per più della metà da giornalisti precari, non contrattualizzati, lavoratori “a cottimo” pagati un tot a pezzo pubblicato, e non pagati se il pezzo non viene pubblicato?

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La fuga dal diritto del lavoro dal giornalismo

dal sito di Pietro Ichino

Nel settore giornalistico, per esempio, nel corso di una recente audizione parlamentare sono emersi dati impressionanti circa l’apartheid che in Italia separa i lavoratori protetti dai non protetti. Riportiamo qui di seguito la deposizione svolta da una rappresentante della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, dottoressa Antonella Benanzato, davanti alla Commissione Lavoro del Senato:
“Presidente, desidero comunicare delle cifre riguardanti il Veneto: i giornalisti titolari di un rapporto di lavoro dipendente in Veneto sono 753; i giornalisti iscritti esclusivamente alla gestione separata (solitamente i collaboratori) (*) sono 1.640; il reddito medio di un giornalista dipendente è di 59.445 euro l’anno; il reddito medio di un giornalista co.co.co. è di 7.489 euro l’anno; il reddito medio di un giornalista libero professionista è di 9.000 euro l’anno.
Vorrei far presente, proprio per sollevare l’argomento della previdenza per i giornalisti precari, che dai risultati dell’indagine condotta dalla LSDI (l’associazione per la libertà di stampa e il diritto all’informazione), pubblicati recentemente, risulta che le pensioni dei lavoratori autonomi (sempre con riferimento ai giornalisti), per il 63 per cento delle contribuzioni, ammontano a circa 500 euro lordi l’anno. Vi lascio calcolare a quanto possa ammontare la pensione mensile. Ciò avviene perché i lavoratori precari, o i collaboratori, non sono neanche in grado di pagare delle quote importanti di previdenza e, quindi, si ritrovano con delle pensioni al di sotto di quelle sociali, assolutamente irrisorie, che anzi rappresentano un costo per la stessa cassa dei giornalisti, dal momento che quasi non è conveniente erogare delle pensioni pari a 20 euro al mese. […]”

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Il giornalismo ufficiale affronta (forse) il precariato e l’illegalità

Via Il Fatto Quotidiano Forse, finalmente, il paludato mondo del giornalismo ufficiale cerca di dare una risposta alla diffusione sempre più capilare di illegalità e indegnità nelle sue fila che porta al concretizzarsi di un mercato del lavoro sempre più dominato dallo sfruttamento e dal precariato. Il prossimo 7 e 8 ottobre a Firenze si … Leggi tutto

Samuele Landi si lancia nel business della telefonia criptata

Se la gente si fida … Via Quotidiano Piemontese Continuano le mirabolanti avventure arabe della famiglia Landi, e del giovane pirata Samuele: i protagonisti – per capirci – dello scandalo Eutelia. Durante la “vacanza” a Dubai (diciamo latitanza: in Italia non può tornare perchè inseguito da un ordine di custodia cautelare), il buon ex amministratore … Leggi tutto

Gli stati generali dell’informazione in Campania

In Campania ci provano ad affrontare i problemi del giornalismo “Riscriviamo il futuro” è il tema degli Stati generali dell’Informazione che Ordine dei Giornalisti della Campania, Assostampa Campania, Inpgi e Casagit hanno indetto per lunedì 12 settembre a Napoli all’hotel Alabardieri alle ore 10. Una giornata di lavori divisa in due sessioni. La mattinata sarà … Leggi tutto

L’Ordine dei giornalisti lancia un sito sul precariato

 dal sito ODG Da oggi esiste un nuovo portale nazionale per la dignità della professione giornalistica. L’indirizzo è precariato.odg.it. Una ‘casa’ per mettere in rete le esperienze di collaboratori, corrispondenti, precari, free lance, partite iva. Tutti insieme, accomunati dall’appartenenza all’Ordine dei Giornalisti, con lo scopo di condividere esperienze, dare consigli e vie di uscita per … Leggi tutto

Cercasi giornalista aggratis

Via anna bruno Se per qualcuno il titolo di questo post può avere un suono troppo ironico o persino irreale, sono pronta a dimostrare grazie ad una serie di annunci estrapolati dal web dal collega Fidora e selezionati da me, come purtroppo questi messaggi sono veritieri. Tristemente veritieri. E’ questa una costante degli annunci di … Leggi tutto