La storia dei lavoratori di Eutelia in un libro

Via Il Giorno «Alla fine di ogni incontro c’era un sospiro di sollievo anche se non avevamo risolto nessun problema». Corrado Mandreoli, segretario della Cgil di Milano, responsabile dell’ufficio politiche sociali, descrive lo stato d’animo dei lavoratori e delle lavoratrici Agile-ex Eutelia, in cassa integrazione da un anno e mezzo, che hanno partecipato al progetto … Leggi tutto

Strike different: lavoriamo alla mela ma siamo alla frutta

Via Paese Sera

Clamorosa protesta dei lavoratori dell’Apple store di Roma Est che accolgono il nuovo gioiello della casa di Cupertino, scioperando contro l’azienda, di fronte a centinaia di persone in fila per il nuovo IPhone. “Lavoriamo alla Mela, ma siamo alla frutta”

Dal think different allo strike different il passo è breve. Lo sanno bene i lavoratori dell’Apple Store del centro commerciale Roma Est, che da questa mattina stanno scioperando davanti al proprio negozio in concomitanza con l’uscita del nuovo iPhone.

“Lavoriamo alla mela ma siamo alla frutta”, così recita il lungo striscione esposto dai dipendenti della casa di Cupertino. “I lavoratori Apple sono tutti specializzati e il contratto del commercio non valorizza la loro alta professionalità – spiega  Giancarlo Desiderati, segretario provinciale del Flaica Cub – per questo avevamo chiesto all’azienda di ragionare su una nuova piattaforma che mirasse a migliorare le condizioni dei lavoratori”.

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Wikileaks sospende temporaneamente le sue pubblicazioni dopo l’embargo delle banche e della finanza

WikiLeaks chiude i battenti per mancanza di fondi. Il sito fondato da Julian Assange e diventato famoso a livello mondiale per la diffusione di messaggi diplomatici statunitensi coperti da segreto ha deciso di ”sospendere temporaneamente le sue pubblicazioni per dedicarsi in modo aggressivo alla ricerca di fondi”, dopo ”l’embargo” dichiarato nei suoi confronti da Visa, … Leggi tutto

Occupare le redazioni

Via il Giornalaio David Carr, dalle sue celebri colonne dedicate al mondo dei media del «New York Times», tratteggia gli effetti della crisi del mondo editoriale per i giornalisti d’oltreoceano, dipingendo una situazione che pare molto simile a quella della finanza e delle banche. Perdita di posti di lavoro e, per chi resta, condizioni sempre … Leggi tutto

I Precari (redattori di fatto) milanesi irrompono al Circolo della Stampa

Via Franco Abruzzo

Poteva far registrare uno sbocco burrascoso l’irruzione di 25/30 giornalisti precari (=redattori di fatto) milanesi nella sala del Circolo della Stampa dove questo pomeriggio era in programma un dibattito sul tema: “Precari, Autonomi, Freelance: nuove frontiere della professione giornalistica”. La protesta, annunciata da www.dagospia.com, pur tra toni aspri, si è conclusa civilmente: i giovani giornalisti “indignati e arrabbiati”, che lavorano a tempo pieno nelle redazioni di agenzie e di quotidiani, hanno potuto esprimere il loro disagio e le loro difficili condizioni di vita: “Ogni giorno viene stuprata la nostra dignità professionale, la nostra sofferenza non ha confini, stiamo invecchiando e il posto stabile resta una chimera” ha detto uno degli intervenuti. Sui loro cartelli si poteva leggere uno slogan molto amaro e carico di rabbia “precari=schiavi”.

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Un pezzo molto Malinconico

Eleonora Voltolina su la Repubblica degli stagisti

La settimana scorsa a Firenze si sono dati appuntamento oltre trecento giornalisti precari, chiamati a raccolta dall’Ordine dei giornalisti e dalla Fnsi per discutere dei problemi della professione. stageAppuntamento clou dei due giorni la tavola rotonda «Cinquanta centesimi a pezzo: è dignità?», molto attesa anche per la presenza di Carlo Malinconico, presidente della Fieg – la Federazione italiana editori giornali – a confronto con il segretario della Fnsi Franco Siddi ed Enzo Carra, relatore della proposta di legge sull’equo compenso giornalistico. Moderatore Giancarlo Ghirra, segretario dell’Odg.
Più di duecentocinquant’anni anni in quattro: non propriamente i protagonisti del dramma della sottoretribuzione, dato che l’età media dei discussant era 63 anni. Ma tant’è.
Malinconico ammette subito in apertura che «il problema degli articoli pagati troppo poco sussiste: non tutti possono essere assunti all’interno di una redazione, quindi l’apporto dei collaboratori è fondamentale». E assicura che la Fieg «pensa che il compenso debba essere correttamente proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto». Sulla definizione di «proporzionato» Malinconico però non si sbilancia: «Non tutti i pezzi sono uguali, noi chiediamo di differenziare. Questo comunque non vuol dire tollerare gli abusi».

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Indignarsi insieme a qualche altro milioncino di persone

Oggi ci indegna. In effetti l’idea meno “politically corect” sarebbe un messaggio a certi personaggi di questo tipo: “ora uscite con le mani alte e se accettate di farvi giudicare da un giusto processo bene, se no veniamo a prendervi“. Compresi nel trattamento anche politici, giornalisti, imprenditori, … Sono già centinaia le organizzazioni nazionali e … Leggi tutto

La “sindrome di Stoccolma” del precariato e la condivisa ipocrisia che rende cronico l’effimero

Via Stefano Tesi Finchè le cose stanno così, si può anche tuonare contro il presunto sfruttamento e il comprensibile disagio di chi non riesce ad avere sotto piedi un terreno lavorativamente fermo. Ma la verità è che quando un contratto a termine diventa cronico e si perpetua per lustri, perfino decenni, con ciò restando sempre … Leggi tutto

I precari dell’Unità in sciopero

Via La Nazione Sciopero di due giorni e doppio appello: al direttore dell’Unità e all’editore per il pagamento degli arretrati. Nel giorno della protesta dei giornalisti precari, i collaboratori delle redazioni di Firenze (ma anche di Roma, Milano e Bologna) e i corrispondenti regionali dell’Unità annunciano lo sciopero di due giorni, oggi e domani, per protestare contro … Leggi tutto

La Coop sei tu chi può intercettarti di più ?

Via Repubblica.it Un centro d’ascolto occulto, capace di intercettare le conversazioni di tutti i dipendenti. In grado, potenzialmente, di carpire chiacchiere private, ma anche orientamenti politici, magari giudizi sulle scelte aziendali.  È il piano che Coop Lombardia avrebbe studiato nel 2004, messo in pratica sperimentalmente nel 2007, archiviato definitivamente solo nel 2010. Bastava un piccolo … Leggi tutto