Al Laboratorio-Museo Tecnologic@mente la nuova sala dedicata all’Elea 9003

A partire da sabato 27 febbraio 2010 sarà aperta al pubblico la nuova sala espositiva del Laboratorio-Museo Tecnologic@mente dedicata all’ELEA 9003 realizzata grazie al contributo della Fondazione CRT di Torino.  La Fondazione Natale Capellaro, che gestisce e coordina le attività del Laboratorio-Museo Tecnologic@mente, vuole raccontare uno degli aspetti più importanti della Storia del  territorio: l’avvento dell’elettronica e la nascita dell’ELEA 9003 della Olivetti, attraverso la personalità e le vicende di Adriano Olivetti, Mario Tchou ed Ettore Sottsass, partendo dai primi calcolatori elettronici fino alla morte di Adriano Olivetti e alla cessione della divisione elettronica.

Allo scopo di avvicinare i visitatori al passaggio dal mondo della meccanica a quello dell’elettronica, si propone un’esperienza interattiva articolata in tre momenti fondamentali: un momento analogico, un momento di programmazione e un momento di digitalizzazione, attraverso Arduino, una piattaforma di prototipazione elettronica open-source che si basa su hardware e software flessibili e facili da usare. Arduino è nato all’Interaction Design Institute di Ivrea, con l’intento di sviluppare un microcontroller potente ed economico per gestire i progetti artistici robotizzati. La sua capacità di calcolo corrisponde a quella dell’Elea. L’apertura della nuova sala espositiva dedicata all’Elea 9003 è inserita nell’ambito degli eventi promossi a 50 anni dalla scomparsa di Adriano Olivetti.

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Condannati per violazione della privacy i responsabili di Google per il video del ragazzo Down torinese

Il tribunale di Milano ha condannato i tre dirigenti di Google per violazione della privacy per non avere impedito nel 2006 la pubblicazione sul Google video di un filmato in cui un minore affetto da sindrome di Down veniva insultato e picchiato da quattro studenti di un istituto tecnico di Torino. A tre imputati sono … Leggi tutto

La grande guerra informatica

Via Repubblica Oltre 75 mila tra computer e server di circa 2.500 aziende, violati in 196 paesi: è il bilancio del più grande e sofisticato attacco hacker mai registrato fino a ggi. Lo rivelano oggi alcuni quotidiani statunitensi. L’operazione di pirateria è stata scoperta – il mese scorso – da una ditta della Virginia, la … Leggi tutto

Microsoft ritenta con Windows Phone 7

Via Engadget Windows Phone 7 Series. Get used to the name, because it’s now a part of the smartphone vernacular… however verbose it may seem. Today Microsoft launches one of its most ambitious (if not most ambitious) projects: the rebranding of Windows Mobile. The company is introducing the new mobile OS at Mobile World Congress … Leggi tutto

La santa alleanza per il mobile Nokia-Intel passa da Linux

Intel e Nokia uniranno le rispettive piattaforme software, Moblin e Maemo, fondendole in Meego una piattaforma software basata su Linux, compatibile con diverse piattaforme hardware e applicabile a diversi device, dai computer tascabili ai netbooks, i tablet, i mediaphones, le televisioni in rete e i sistemi di car-infotainment. MeeGo sara’ disponibile nel secondo trimestre 2010 … Leggi tutto

In Sicilia il Museo dell’Informatica Funzionante

Il Museo dell’Informatica Funzionante nasce da un’idea del 1997 e si propone ai visitatori ed ai collaboratori come luogo vivace e partecipativo, catalizzatore di occasioni di formazione, sviluppo e cultura per il tessuto sociale locale di Palazzolo Acreide, complementare ai già esistenti musei delle tradizioni contadine, ai siti storici ed archeologici. Gli obiettivi principali del … Leggi tutto

Google Wave è il futuro, Google Buzz è il presente

Via TechCrunch

Google has a problem. Despite having their hands in just about everything online, they’ve never been able to tackle what is a key part of the fabric of the web: social. Yes, they have Orkut and OpenSocial, but no one actually uses them. Okay, some people use them, but not in the meaningful social ways that people use Facebook or even Twitter. Today, Google may have just solved their social problem.

Google Buzz is easily the company’s boldest attempt yet to build a social network. Imagine taking elements of Twitter, Yammer, Foursquare, Yelp, and other social services, and shoving them together into one package. Now imagine covering that package in a layer that looks a lot like FriendFeed. Now imagine shoving that package inside of Gmail. That’s Buzz. If Google Wave is the future, Google Buzz is the present.

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