I primi contenuti ad hoc per Ipad: il porno

Via Techradar The porn industry has once again shown it is at the forefront of technology, with Digital Playground announcing porn for the Apple iPad. The porn peddlers are claiming that its video content is optimised for the Apple iPad, including true high-definition streaming. … “As the world leader of high-definition productions, Digital Playground is … Leggi tutto

Ferramenta mancante

All’Ipad manca una telecamera

Let’s face it – the camera has become an integral part of our Web experience. We post pictures of beautiful sunsets to share with friends on TwitPic and we post videos of our kids dancing to James Brown on Facebook. And when we aren’t putting video or pictures on the Web, our friends are. They stream live video on UStream of the concert we had to miss because we had work the next morning. Minutes after the iPad announcement this morning, we all looked around and asked the same thing: Does it really have no camera?

These days, we expect more and more that our devices will do everything we need. Take the iPhone, for example. It is a phone, mp3 player, Web browser and digital camera all in one. When Steve Jobs took the stage to announce the new iPad, he made one thing very clear. The iPad was not here to compete with netbooks, as netbooks, according to him, are simply less powerful laptops. We have to say one thing in defense of the netbook – at least it comes with a camera.

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Letterina post natalizia al sindaco Chiamparino

Caro Sergio Chiamparino,

nei giorni recenti ho pagato una sontuosa multa cumulativa (410,09 euro) per numero cinque contravvenzioni per eccesso di velocita comminatemi nel 2007 in pochi giorni nel tratto di Corso Regina Margherita che si immette sulla tangenziale di Torino.

Entro velocemente nel merito delle simpatiche contravvenzioni. Mi erano state comminate in veloce compilation quando furbescamente il Comune decise di mettere un autovelox in una zona di Torino che è sostanzialmente il preambolo della tangenziale.

I non torinesi possono giudicare dalle mappe per capire che si tratta di una vera e propria autostrada urbana.  Sicuramente sarebbe stato civilmente più utile ad esempio squinzagliare vigili sulle piste di chi parcheggia in maniera assurda. Ma il ritorno dell’investimento sarebbe stato certamente minore.

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Buon Natale 2009

Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si gioisce quando si spartisce la preda. Poiché il giogo che gli pesava e la … Leggi tutto

Lottare via internet per il proprio lavoro funziona

quarto-statoI risultati recenti di molti casi di  singoli o di casi aziendali sono l’ennesimo successo della difesa in rete dei lavoratori.  Attraverso la  lotta in rete gestita da siti che  fanno attivismo e informazione che non riusciva a passare attraverso i filtri perbenisti o anche solo annoiati della stampa old media si ottengono straordinari risultati di tutela dei propri diritti calpestati. La rete, i network sociali, i media fuori da un controllo bottom up sono una straordinaria arma per difendere il proprio lavoro, la dignità del proprio lavoro, la prosecuzione del proprio lavoro da sopprusi e ingiustizie o, se il caso, da datori di lavoro banalmente delinquenziali.

Le informazioni circolano veloci in rete e si è competenti e bravi per gestire la rete e il flusso informativo i risultati sono straordinari. Una volta se un singolo o un gruppo di lavoratori subivano delle vessazioni dovevano subire, rivolgersi ai sindacati, ricorrere alla giustizia ordinaria, cercare spazi non facili sui media. Spesso si doveva subire in silenzio vessati e presi per i fondelli.

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Per ricordare Fabio Metitieri

Fabio Metitieri avrebbe festeggiato il 29 novembre 2009 il suo cinquantunesimo compleanno. Fabio è morto nella scorsa primavera. Dopo la morte di Fabio  con un gruppo di amici abbiamo riflettuto sulla necessità di realizzare qualche cosa di ricordarlo, per ricordare le sue idee, per ricordare il suo lavoro. Ci  stiamo lavorando  cercando di non essere … Leggi tutto

Un parere controcorrente sul Nobel a internet

Via Apogeonline

In primo luogo ci sono delle ragioni di ordine pratico: chi ritira il premio? Si estrae a sorte tra i blogger del mondo? Si fa un concorso tra candidati e vince il più “rated” o quello con più amici? Certo sarà solo una rappresentanza simbolica in quanto “internet” è, per definizione, di tutti coloro che la abitano. E se vincono Laura Scimone, Chris Crocker, Dagospia o Susan Boyle (l’elenco può essere vastissimo da Arianna Huffington a Mario Adinolfi) li possiamo considerare rappresentativi? Oppure si premia, sempre simbolicamente, l’azienda che ha posato più cavi per la diffusione della rete o quella che applica tariffe più convenienti per la connessione?

E poi c’è una questione dei soldi e si sa, quando nel condominio,anche il più minuscolo, saltano fuori le questioni di soldi sono cavoli amari. Figuriamoci nel condominione che chiamiamo internet. Che cosa ce ne facciamo di questi soldi? Li lasciamo alla fondazione? O li destiniamo a un progetto per la diffusione ulteriore della rete, magari nel terzo mondo. Bello, ma quale? Ce n’è uno che è più meritevole degli altri? E poi, diciamocelo, con 10 milioni di corone svedesi (meno di un milione di euro) non è che si combina un granché a livello di umanità. Siamo sinceri: la rete ha ancora diversi conti in sospeso, qualche lato oscuro, qualche nodo irrisolto. Secondo il Webby Award prestigioso premio internazionale tra i dieci eventi più importanti della rete si annoverano grandi passi per l’umanità quali Wikipedia e la protesta iraniana monitorata da Twitter ma anche la chiusura di Napster, che rappresenta l’irrisolto contenzioso tra diritti d’autore e file sharing.

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