Caro PD ti scrivo: ora proverò con la bocciofila

Caro signor Partito Democratico ti scrivo. Sono un normale cittadino italiano che volendo dare il suo modesto contributo alla crescita del suo paese attraverso la politica ha deciso per la prima volta nella sua vita di iscriversi al Partito Democratico a cui ora scrivo. Mi era sembrata una scelta civile e responsabile. Dato che da anni lavoro in un modo che sia chiama internet, che penso tu conosca, avevo cercato di iscrivermi attraverso il Circolo on-line Barack Obama, ma pare che i tuoi avveniristici regolamenti non lo permettano. Ho trovato allora sul “tuo” sito la possibilità di iscrivermi on-line.

Ho quindi fatto la mia iscrizione in data 17 luglio. A seguire ho ricevuto una mail di ringraziamenti in questo tono

Grazie Vittorio per aver aderito al Partito Democratico. Il modulo compilato è  stato inviato al tuo circolo territoriale di appartenenza che, nelle prossime settimane, ti contatterà per ufficializzare la tua iscrizione.
A tale proposito ti ricordiamo che lo Statuto e il Regolamento del tesseramento prevedono che l’iscrizione diventerà effettiva al momento del ritiro della tessera presso il circolo territoriale legato all’indirizzo di residenza e dove potrai esercitare i tuoi diritti (art. 14 dello Statuto). Un caro saluto

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Car sharing a confronto: il fenomeno Zipcar

Uno dei futuri possibili della mobilità urbana è il car sharing ovvero i servizi che permettono di condividere a pagamento automobili in città: buono per i privati ottimo per le aziende. Il servizio in Italia e a Torino decolla molto lentamente e macchinosamente, negli USA l’idea di Zipcar è diventata un grande successo che porta … Leggi tutto

Una crociera vista dal di dentro

Un mesetto fa la famiglia Pasteris ha affrontato con piacere e relax una prestigiosa crociera da Genova verso l’Egeo. La crociera di MSC Crociere partiva da Venezia verso Bari, Corfù, Santorini, Mikonos, Atene, Olimpia, Dubrovnik e ritorno a Venezia. Era un esperimento. Barbara aveva al solito lanciato una idea intelligente: proviamo, vedamo che succede. Così … Leggi tutto

Nuovi finanziamenti per gli atenei migliori

Via Corriere.it L’Università di Trento, i Politecnici di Milano e di Torino sono i tre migliori atenei italiani. Quelli che, secondo il ministero, hanno i maggiori standard qualitativi. E per questo verranno premiati. Anzi, il premio è già stato assegnato dal ministro Mariastella Gelmini. Per la prima volta in Italia, infatti, il ministero ha distribuito … Leggi tutto

Il terremoto nella città dei morti

Via il Carattere Anche qui ci sono i nastri bianchi e rossi, per delimitare le strutture pericolanti, i padiglioni più vecchi, ma anche le strutture più recenti. Pezzi di intonaco, piastrelle, rivestimenti in marmo: tutto in briciole. Il cimitero de L’Aquila ha accusato il colpo, come tutto nel capoluogo abruzzese. E tutto è rimasto come … Leggi tutto

Apple domina di mercato dei laptop da più di 1000 dollari

Via Betanews

Move over Microsoft. Apple can claim big, big market share numbers, too. According to NPD, in June, nine out of 10 dollars spent on computers costing $1,000 or more went to Apple. Mac revenue market share in the “premium” price segment was 91 percent, up from 88 percent in May.

By the way, Apple’s command of the premium market is way up from first quarter 2008, when, according to NPD, Mac revenue share was 66 percent. Gee, and it seemed so high when I broke that story.

Microsoft executives had better study Apple’s success — and well — as they prepare to bring Windows 7 to market. The new operating system released to manufacturing today and launches on Oct. 22. But some people will get Windows 7 sooner. Microsoft might want to reconsider its marketing, too. Apple’s premium sales success means that from one perspective, Microsoft’s “Laptop Hunters” commercials are a failure.

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La scuola ha smesso di insegnare

Luca Ricolfi su Lastampa.it

Io vorrei dirla lo stesso, però. La realtà è che la maggior parte dei giovani che escono dalla scuola e dall’università è sostanzialmente priva delle più elementari conoscenze e capacità che un tempo scuola e università fornivano.

Non hanno perso solo la capacità di esprimersi correttamente per iscritto. Hanno perso l’arte della parola, ovvero la capacità di fare un discorso articolato, comprensibile, che accresca le conoscenze di chi ascolta. Hanno perso la capacità di concentrarsi, di soffrire su un problema difficile. Fanno continuamente errori logici e semantici, perché credono che i concetti siano vaghi e intercambiabili, che un segmento sia un «bastoncino» (per usare un efficace esempio del matematico Lucio Russo). Banalizzano tutto quello che non riescono a capire.

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