Come probabilmente “la ragion di stato” ha fatto insabbiare la più grande inchiesta di sempre sul doping nello sport (via repubblica.it)
Erano cominciati gli anni d’oro della Spagna sportiva. Il paese si identifica nei suoi eroi, nel Real di Capello, Zidane e Raul, in Nadal, in Alonso. Che bisogno c’era di rischiare di distruggere quel castello di emozioni? Così appena comparve la parola Liga nell’inchiesta, tutto si fermò davanti a un problema giuridico “insormontabile”: il doping, al tempo, non era un reato penale. Uno scoglio fino ad allora sempre brillantemente aggirato ma che da quel momento in poi divenne pietra tombale. E l’inchiesta si fermò.