Pirata musicale avvisato, mezzo salvato: basta cause di massa contro la pirateria, parola della potente industria musicale americana, la RIAA (Recording Industry Association of America), che ha deciso di abbandonare le (costose) cause legali contro gli utenti del web che hanno scaricato brani musicali. La nuova strategia sarà basata soprattutto sulla collaborazione con i provider Internet per scoraggiare il download illegale.
Agli utenti, che condividono in rete musica protetta da copyright per essere scaricata illegalmente, cioè senza pagare il diritto d’autore, verranno «inviate lettere di avvertimento» (ovvero e-mail), ha comunicato l’associazione che rappresenta le più importanti case discografiche statunitensi. Se beccati una seconda e una terza volta a scaricare o condividere file senza pagare, ai recidivi verrà tagliata la linea Web da parte dello stesso provider che la fornisce, sul modello «Three Strikes Out» (fuori dopo la terza infrazione). In sostanza, le società che forniscono le connessioni alla Rete, gli Internet Service Provider (ISP), si trasformeranno in una sorta di cyberpoliziotti.