Per Computer Forensics si intende l’applicazione di un metodo investigativo scientifico al mondo digitale per ricavare elementi, informazioni, prove da portare in sede processuale. Un investigatore deve cioè essere in grado di avvicinarsi a un sistema informativo per determinare se esso sia stato utilizzato in attività illecite o non autorizzate, avendo cura di non alterare le possibili prove. La scena del crimine può quindi essere un computer (desktop, notebook o palmare) con tutte le sue componenti hardware, un supporto rimovibile (CD, DVD, iPod e così via), una rete come qualsiasi altro media digitale.
Ma c’è di più. Poiché la disciplina coinvolge la materia legale, quello che può essere presentato in sede processuale in un Paese può non aver valore dove vige una legislazione differente. Quindi è necessario sapere che tipo di prova, opportunamente trattata, può essere considerata valida in Italia. Scritto a quattro mani, da un esperto di indagini forensi nel “mondo elettronico” e da un legale specializzato negli aspetti giuridici degli illeciti digitali, questo libro fornisce delle risposte a tutte queste problematiche.
Una sanissima lettura, interessante e completa, che ha fatto tacciare il bloggante da parte dei colleghi di essere un pericoloso nerd, ma con molta competenza in più dopo la lettura del libro …