Non succedono cose poco chiare solo a La Stampa.it. Letto su una mailing list di giornalisti:
Nella redazione romana di Repubblica gli stages per gli allievi delle scuole di giornalismo, già fuori-legge in quanto svolti tra luglio e agosto, sono diventati addirittura trimestrali, coprendo anche il mese di settembre.
E il CDR, che avrebbe tutte le ragioni per opporsi all’uso improprio degli allievi, cosa ha risposto all’azienda? Mi immagino un «Nun ce ne frega gnente… Allargateve…».
Chi è disoccupato o precario si sente sotto assedio: mobbing, minacce e soprusi di ogni genere. Gli attacchi degli editori a chi è professionalmente debole fanno parte del gioco. Ciò che invece non deve far parte del gioco sono i comportamenti omissivi di Ordine e Sindacato, ciascuno secondo il proprio ruolo.
La FNSI dove troverà l’energia per strappare alla FIEG un nuovo contratto minimamente accettabile se i CDR si vendono facilmente al “nemico” per un piatto di lenticchie e chiudono gli occhi sullo scandalo degli stages? E cosa dire dell’Ordine, un gigante mangia soldi privo di efficace sistema repressivo, che se la prende soltanto con i poveri cristi che, per tirare a campare, qualche marchetta la devono pur fare?
quindi sei d’accordo con me sulla necessità di riformare l’ordine, cosa che peraltro sostengo da oltre un decennio.