Si potevano salvare

Alberto Gaino su Lastampa.it

Nell’atto di accusa contro i sei imputati della ThyssenKrupp spiccano i report delle compagnie di assicurazioni che hanno imposto severe misure di protezione delle polizze (l’aumento della franchigia da 30 a 100 milioni di euro) e «la decisione del Comitato esecutivo di ThyssenKrupp Stainless. Illustrata al meeting di Krickebeck del 17 febbraio 2007, ha previsto appositi investimenti per la sicurezza antincendio e in particolare l’installazione di un sistema di rivelazione e spegnimento incendi sulle linee di ricottura e decapaggio quale l’APL 5 di Torino».

La linea della morte di 7 operai della multinazionale. E quale morte: bruciati vivi.
Uno dei documenti indicati nel capo di imputazione è la relazione dell’ingegner Andrea Brizzi, consulente tecnico di Axa Assicurazioni, «Loss prevention report», Rapporto sul deficit (letteralmente: perdita) di prevenzione, che porta la data del 26 giugno 2006. E’stato inviato a dirigenti di ThyssenKrupp di Torino e Terni, fra cui due degli imputati. «Se le raccomandazioni fossero state adottate, la notte fra il 6 e il 7 dicembre non vi sarebbe stata alcuna strage di vite umane», sostiene l’accusa del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello e dei pm Longo e Traverso.