L’ANSA riporta:
Ripetuti problemi nella trasmissione televisiva di Germania-Turchia, prima semifinale di Euro 2008, a causa di 3 interruzioni del satellite. Il black out e’ durato complessivamente 15′ e ha interessato quasi tutte le emittenti, con la sola eccezione di quella austriaca, che trasmettevano da Basilea. L’inconveniente tecnico ha impedito ai telespettatori di vedere il secondo gol tedesco, segnato da Klose, ed e’ stato ‘oscurato’ anche il finale di partita.
Il racconto dell’evento visto dalla casa di un comune italiano calciofilo è un segno dei tempi e di quanto siamo oramai non più abituati a vivere gli eventi se non in tempo reale.
Secondo tempo della semifinale degli Europei di calcio. Improvvisamente scompare il segnale della telecronaca da Basilea e la Rai va in panico. Compare cartello di cortesia per gli spettatori, ma il segnale non torna. Panico. La redazione non sa evidentemente che fare: ripassa la linea in studio dove i presenti visibilmente imbarazzati aprono un surreale salottino di commento sul primo tempo. Nel frattempo la sensazione è si sentirsi un po’ persi: la partita di Basilea era sempre decisamente vivace per cui poteva essere successo di tutto, ma nessuno riusciva a raccontarlo in tempo reale. Passati altri lunghissimi minuti ritorna la trasmissione e la diretta.
Ma non finisce qui: dopo una quindicina di minuti riscompare nuovamente tutto. Siamo tra l’altro oramai alle concitate fasi finali. Ripanico. Questa volta le soluzioni di ripiego sono più tempestive. Prima si mette direttamente in onda televisiva la radiocronaca radiofonica Rai, che avviene grazie a dio direttamente dalla Svizzera, poi si passa a un collegamento via cellulare con i telecronisti televisivi, poi arrivano delle improbabili inquadrature video longitudinali. Ma nel frattempo le cose stanno evolvendo dato che prima succede di tutto: gol tedesco, poi gol turco, poi nuovo e definitivo pareggio germanico.
I telespettatori alla fine non hanno capito distintamente che stava succedendo sul campo ma l’evento passerà alla storia televisiva anche perchè la diretta non arrivava dall Papuasia ma da Basilea che in fondo sta a 4 ore da Milano nella precisissima Svizzera.
Il commento è di costume e mediatico: siamo talmente abituati in tutte le vicende che ci circondano ad avere una copertura in tempo reale che nello sport come nelle news è sostanziale e vitale, che quando dobbiamo rinunciare a questa andiamo davvero molto vicini allo stato di panico da mancanza di diretta.
Caro Vittorio sono d’accordo con te . Bisogna però farsi una domanda aggiuntiva: se fosse stato organizzato in Italia e il problema si fosse verificato da noi cosa avrebbe detto il mondo (non solo quello calcistico)??