Il 24 maggio 2018 con grande pompa venne annunciato il nuovo contratto di lavoro USPI – FNSI orientato al digitale con successivi convegni e sbrodolature sul tema. Il contratto doveva valere nell’arco dal 1° giugno 2018 al 31 maggio 2020.
A fine ottobre 2019 FNSI ha deciso di disdettare il contratto anche perchè avevano fatto un accordo con USPI sull’online ma : “Uspi si è accreditata come rappresentativa di una realtà, quella online appunto, senza averne i numeri. Occorre aprire un dialogo con associazioni che lavorano effettivamente nell’online. Mi riferisco in particolare all’Anso”.
E accorgersene subito che ANSO rappresenta l’online davvero mentre USPI no ?
La notizia del 24 maggio 2018 da sito FNSI
Federazione nazionale della Stampa italiana e Unione stampa periodica italiana (Uspi) hanno siglato oggi a Roma, nella sede della Fnsi, il contratto nazionale che regolerà per il prossimo biennio i rapporti di lavoro dei giornalisti impiegati nelle testate periodiche di informazione a diffusione locale, anche online.
Il contratto regola i rapporti di lavoro giornalistico svolti ‘nelle testate periodiche di informazione a diffusione locale, nonché nelle testate a diffusione nazionale no profit, pubblicate anche online, quando non siano collegate con aziende editrici di quotidiani o con gruppi editoriali che rientrano nel campo di applicazione del contratto Fieg-Fnsi’.
L’applicazione sarà possibile anche nelle aziende esclusivamente digitali che pubblichino notizie a prevalente interesse locale, con esclusione degli ‘over the top’ e a patto che non siano controllate o collegate con aziende editrici o gruppi editoriali nazionali e agenzie di stampa, che rientrano nel campo di applicazione del contratto Fieg-Fnsi.
La disdetta del contratto secondo Prima Comunicazione
Dopo neanche 2 anni dalla sua nascita, l’esperienza del contratto Uspi-Fnsi si avvia a conclusione. Con una lettera inviata al presidente Uspi, Francesco Saverio Vetere a fine ottobre la Fnsi ha disdettato, con 7 mesi in anticipo rispetto alla scadenza di maggio 2020, il contratto siglato nel 2018 per dare una risposta contrattuale alle testate locali e minori e soprattutto all’editoria digitale.
Una decisione a sorpresa, assunta dalla giunta della Federazione guidata da Raffaele Lorusso senza che figurasse neppure all’ordine del giorno della riunione, riferisce chi ha partecipato all’incontro. “Se ne è discusso tra le varie ed eventuali, dopo che la sera precedente la segreteria Fnsi aveva affrontato la questione”, sull’onda dell’insoddisfazione per l’esito di applicazione del contratto e alla luce di problemi di interlocuzione lamentati con l’Uspi, si aggiunge. La decisione è stata approvata dalla giunta con 11 voti a favore, 2 astenuti e 2 contrari.
La conferma della marcia indietro sul contratto arriva tranchant dallo stesso Lorusso: “Ci siamo avvalsi di una clausola del contratto che prevede la disdetta almeno 4 mesi prima della scadenza naturale, e abbiamo comunicato la nostra intenzione con 7 mesi di anticipo. Il motivo è semplice – spiega Lorusso -: non abbiamo avuto la risposta che ci aspettavamo sull’applicazione di tale contratto, in particolare sull’online. Uspi si è accreditata come rappresentativa di una realtà, quella online appunto, senza averne i numeri. Serve riavviare una fase di contrattazione riaprendo il tavolo e invitando anche altre associazioni che lavorano effettivamente nell’online. Mi riferisco in particolare all’Anso”.