Via Zeus News
La Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno scoperto una frode informatica ai danni della Tim per 50 milioni di euro circa, grazie a un’indagine iniziata nel 2007.
Si tratta di 35 mila Sim intestate a utenti inesistenti o extracomunitari, su cui ogni giorno, dal 2006, sono state caricati in modo truffaldino importi tra i 50 e i 100 euro. Questo credito veniva poi deviato verso numeri ad alta tariffazione, appartenenti a società intestate al clan camorristico, e quindi Telecom Italia pagava queste società.
La truffa colossale è stata possibile grazie a un’impresa di pulizie che operava nel centro direzionale Telecom Italia di Napoli, infiltrata dalla camorra, che è riuscita a decrittare le password utili per queste operazioni di ricarica fasulla dai Pc della Tim di quella sede.