Via Il fatto Alimentare
Altroconsumo ha licenziato la direttrice Rosanna Massarenti. La notizia è stata diffusa dall’editore che ha ringraziato la giornalista per il lavoro realizzato nei 24 anni di direzione. La redazione ha reagito con un giorno di sciopero proclamato per oggi. La direttrice ha preso una posizione molto dura che un nostro lettore ha riassunto bene in questa lettera in cui riporta alcuni estratti dall’intervista rilasciata dalla Massarenti a Il Fatto Quotidiano. Nuovo direttore è stato nominato Alessandro Sessa giornalista della redazione.
Vogliono che si spingano alcuni servizi legati a partner dell’associazione. Ma io difendo l’autonomia della rivista, che nasce per dare ai consumatori un’informazione indipendente, un’arma con cui difendersi. Le consulenze e le altre attività devono restare separate: solo così si garantisce la credibilità di tutto quello che facciamo”. Per Rosanna Massarenti, da più di vent’anni direttrice del mensile Altroconsumo edito dall’omonima associazione dei consumatori, è così che si spiega il licenziamento in tronco che le è stato comunicato lunedì. Contro il quale la redazione ha proclamato un giorno di sciopero per giovedì 15 marzo, mentre la giornalista si prepara a impugnare la decisione.
“Sono stata a casa con il braccio rotto per tre settimane, lavorando da remoto”, racconta Massarenti a ilfattoquotidiano.it. Lunedì sono rientrata per chiudere il numero, ancora con il gesso, e l’amministratore delegato mi ha consegnato una lettera di licenziamento con la motivazione che l’associazione ha deciso “nuove strategie del consumerismo digitale del futuro” e io non sarei adeguata a portarle avanti”. La verità è che io ho respinto le richieste di modificare i pezzi o le copertine perché non in linea con quello che si fa negli altri settori dell’organizzazione”. Ci sono stati vari episodi. Ad alcuni eventi si è deciso di non portare la rivista perché la copertina non era gradita. Ma io mi considero il garante del lettore: abbiamo 380mila soci che ci leggono e credono ciecamente in quello che scriviamo”.