Continua il tracollo dei giornali di carta: il mercato si apre, nonostante qualcuno ci provi ancora a fare azioni da monopolista – bulletto. La perdita media in un anno è del 15%. Ad aprile 2015 la Repubblica vendeva 233.457 copie; il Corriere, nell’ultimo mese di Ferruccio De Bortoli direttore, 225.064. A febbraio 2016 Mario Calabresi conclude il suo primo mese intero da direttore di Repubblica con 216.256 copie vendute in edicola; il Corriere diretto da Luciano Fontana ne ha vendute 213.010. Marzo 2016: Repubblica 215.705, Corriere 212.415. Aprile 2016: Repubblica 212.070, Corriere della Sera 208.530. Maggio 2016: Repubblica 208.538, Corriere della Sera: 204.507.
In un anno Repubblica ha perso 25.400 copie in edicola, mentre il Corriere della Sera ne ha perse 24.500: un ritmo di 2.116 copie perse ogni mese per Repubblica, 2.041 per il Corriere. Anche per la Stampa di Torino le cose non vanno meglio e continua a perdere copie: 149.629 ad aprile 2015, 149.908 a maggio 2015, 137.015 a febbraio 2016, 134.777 a marzo, 134.650 ad aprile, 131.058 a maggio. Anno su anno è un bel 12,5 per cento in meno, una percentuale degna di Repubblica e Corriere. Il Sole 24 Ore perde molto meno rispetto a Repubblica, Corriere e Stampa, ma perde sempre: vendeva 90.775 copie a maggio 2015, ne ha vendute 86.342 a maggio 2015.