Roberto Venturini è morto. Anche lui troppo giovane per dirsi vecchio. Lui aveva capito da subito inseme al grande maestro Livraghi che quella cosa che si chiamava Internet o Rete non era un giocone per tecnologi o il grande fratello, ma una grossissima risorsa per comunicare e fare un sacco di cose. Aveva inventato con pochi altri l’internet marketing in Italia personalizzandolo a partire dalla scuola anglosassone. Amava il pensiero, lo scrivere, il buon senso e difficilmente andava braccetto con quelli che parlavano con slogan e parole d’ordine, ma pensava ogni caso, ogni persona, ogni azienda nella sua unicità e completezza.
Era partito nella sua avventura professionale, che aveva rivoluzionato più volte, da Torino e per questo periodicamente fino a poco tempo fa ritornava a trovare i genitori che non erano lontani da casa mia per cui ci si concedeva delle piacevoli chiacchiere per fare il punto sul mondo o anche solo su cose molto più normali. Anche queste chiacchiere mi mancheranno tantissimo. Ciao Roberto, ogni tanto scrivi un post da lassù.