Via Il Messaggero
Migliaia di appassionati delle bici questo pomeriggio si sono dati appuntamento ai Fori Imperiali per la manifestazione organizzata dal movimento Salvaciclisti, evento partito da un’iniziativa del quotidiano britannico Times. I ciclisti hanno chiesto più sicurezza nelle strade. Su due ruote intere famiglie, esponenti di movimenti ambientalisti e partiti politici. In contemporanea manifestazione anche a Londra.
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Flashmob «tutti a terra». «Mi chiedono quanti siamo. Non ci crederete ma manca un persona per fare 50 mila. Manca una sola persona, dove è?» ha detto dal palco montato in via del Fori Imperiali uno degli organizzatori della manifestazione. I partecipanti si sono poi sdraiati per terra insieme alle loro bici e per un minuto hanno fatto silenzio in memoria di tutti i ciclisti vittime della strada. Si sono rialzati con la voce di un bambino che dal palco ha detto: «L’Italia cambia strada».Le richieste della campagna sono otto, tra cui: gli autoarticolati nei centri urbani devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote; i 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato; ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilita per promuovere le riforme.