Il maestro Franco Abruzzo disegna il futuro dell’ODG a partire da vari fenomeni in corso d’opera.
Poniamo il caso che il Dpr di riforma della normativa avvenga entro il 13 agosto. Il Dpr dovrà recepire i principi di cui abbiamo appena parlato. In questo caso l’Ordine dei Giornalisti perderà il potere disciplinare (che passerò ai Consigli di disciplina) e non potrà più iscrivere i pubblicisti nell’apposito elenco dell’Albo, in quanto gli stessi non fanno il praticantato e non sono sottoposti all’esame di Stato come condizione vincolante per l’accesso all’Albo. Rimane da verificare il destino degli attuali pubblicisti che potrebbero confluire in un elenco ad esaurimento sul presupposto che il titolo, benché non sia abilitante all’esercizio della professione di giornalista, non si possa togliere a chi lo ha conseguito.
L’Ordine si occuperà dell’esame di Stato, della formazione continua permanente, dovrà disciplinare le società tra professionisti (Stp) e la pubblicità informativa nonché le polizze assicurative per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale.
Poniamo il caso, invece, che alla data del 13 agosto del 2012 il dpr sulla professione di giornalista non sia stato ancora varato dal Governo. Accadrà che saranno abrogati in via automatica gli articoli della legge 69/1963 che riguardano i procedimenti disciplinari e il potere di infliggere le sanzioni nonché le norme sulla iscrizione dei pubblicisti. Sul piano della vigilanza deontologica ci sarà un vuoto operativo in attesa della entrata in funzione dei Consigli di disciplina. In ogni caso, poi, entro il 31 dicembre 2012, il Governo è incaricato di raccogliere le disposizioni aventi forza di legge non abrogate in un Testo Unico della materia.
Seppur strenuo sostenitore degli ordini, in qualità di pubblicista torinese mi sono visto arrivare una letterina raccomandata dall'Ordine proprio in questi giorni. Sostengono non abbia pagato la quota per l'anno 2011.
A parte il fatto che sono in possesso del bollettino che conferma l'avvenuto pagamento, fa sorridere che, nella comunicazione, tutti i diritti del giornalista e tutte le battaglie fatte per difendere la nostra categoria (se ci sono), siano sostituite da frasi a dir poco minatorie (la migliore: "ti sollecitiamo a versare l'importo dovuto entro il 30 dicembre 2011 se non vuoi incorrere nei provvedimenti di legge"), senza peraltro considerare nemmeno la possibilità che loro abbiano sbagliato qualcosa. Da notare che la notifica del postino è del 15 dicembre. 15 giorni di tempo. Nemmeno Equitalia!
In sostanza, alla luce esclusivamente del "tono" di quella raccomandata, sono un po' più refrattario agli Ordini professionali rispetto a qualche settimana fa.