Lsdi ha interpellato alcuni liberi pensatori della blogosfera italiana per capire che peso può avere dal punto di vista digitale la situazione di regressione culturale che ha investito il nostro paese denunciata qualche giorno fa a Firenze dal linguista Tullio De Mauro – Ecco che cosa hanno risposto Vittorio Pasteris, Giuseppe Smorto, Marco Pratellesi, Gianluca Nicoletti, Massimo Mantellini, Sergio Maistrello, Luca De Biase, Pierluda Santoro, Angelo Cimarosti – Il dibattito è aperto
Alcuni giorni fa, esattamente il 27 novembre scorso, il professor Tullio De Mauro illustre linguista ed ex ministro della pubblica istruzione nel governo Amato anno 2000, intervenendo a Firenze all’incontro “Leggere e sapere: la scuola degli italiani” ha lanciato un accorato grido d’allarme su uno stato di regressione culturale in corso nel nostro Paese: << Soltanto il 29% degli italiani è in possesso degli strumenti linguistici per padroneggiare l’uso della lingua italiana >>.
I dati illustrati dal professore fanno parte di due diversi studi internazionali realizzati a cavallo fra la fine degli anni ‘90 e l’inizio del nuovo millennio, e successivamente attorno alla metà degli anni 2000, i cui risultati potrete trovare allegati al pezzo in due diversi documenti. De Mauro aveva già spiegato molto dettagliatamente le sue teorie in un articolo scritto di suo pugno per l’Internazionale nel 2008. Il problema era già stato affrontato fra gli altri, anche dalla semiologa Giovanna Cosenza nel 2008 sul suo blog Disambiguando .