Ci sono dei momenti in cui ci si sente orgogliosi di dare un piccolo contributo a cose importanti. Ieri Peter Gomez, direttore del Fatto Quotidiano online, ha scritto un preciso e autocritico contributo per spiegare che sostanzialmente la redazione del Fatto Quotidiano digitale e i relativi tecnici avevano fatto degli errori nel mettere su la nuova release del sito e che sarebbero tornati alla vecchia versione in attesa di mettere a punto la release avanzata. Un bel gesto, apprezzato, di dialogo e trasparenza con i lettori. Ben diverso dalle azioni di molti direttori, anche giovani e rampanti, che non amano parlare di quello che succede nelle loro redazioni e che continuano a predicare con retorica ed ex cattedra come fossero papi laici in una società medievale. Come ha dichiarato Arianna Huffington allo Iab Forum: “nella informazione in rete occorre mettersi allo stesso livello dei cittadini – lettori”. Appunto …
Abbiamo sbagliato. Anzi come direttore responsabile del sito ho sbagliato, ed è giusto dirlo chiaramente. La nuova versione de ilfattoquotidiano.it non funziona come dovrebbe. Chi ieri è riuscito a leggerci (durante le poche ore in cui siamo stati in piedi) o ha visto quanto ho scritto su facebook e twitter ha vissuto in diretta quello che è accaduto. A questo punto inutile profondersi in altre scuse agli utenti o agli abbonati. Questo giornale web è nato per dare un servizio ai suoi 400.000 frequentatori giornalieri: scrivere le notizie. Tutte le notizie che siamo in grado di trovare e valutare. Dobbiamo quindi tornare a farlo subito.
Poco dopo le due di notte, abbiamo per questo terminato la procedura di roll-back. Il sito torna (momentaneamente) all’antico. La redazione e i tecnici dopo tre giorni di lavoro ininterrotto hanno bisogno di riprendere fiato. La nuova release, non solo grafica, ma piena zeppa di nuove funzionalità che quasi nessuno ha potuto provare, vedrà la luce tra qualche settimana.
Da oggi dobbiamo invece solo concentrarci su due cose. Raccontare quello che sta accadendo nel Paese, nei suoi Palazzi e nelle sue piazze. Analizzare i fatti, proporre le nostre opinioni e quelle dei nostri blogger. E in più dobbiamo ricordare che dalla prossima settimana inizia la campagna di rinnovo degli abbonamenti a Il Fatto Quotidiano: l’unico finanziamento (assieme alle vendite in edicola) non pubblico, ma del pubblico, su cui si regge questo giornale. Durante il periodo dei rinnovi il sito non può permettersi problemi.