Il libro di Stefano Feltri su Montezemolo
Luca Cordero di Montezemolo vuole fare politica da trent’anni.
Ma adesso sembra pronto, anche perché potrebbe essere la sua ultima occasione. Mentre l’era berlusconiana si avvia alla fine, una parte del Paese guarda a Montezemolo e si chiede: sarebbe un buon premier? È in grado di prendere in mano l’Italia e trasformarla in una Ferrari, come ha promesso? Pochi sanno chi è davvero. Tutti lo associano alla presidenza della Ferrari, ma la sua carriera è iniziata quarant’anni fa.
Per la prima volta, ecco la biografia non autorizzata di uno dei manager e uomini pubblici più famosi d’Italia: dagli inizi in Ferrari alla campagna elettorale di Umberto Agnelli, dagli anni alla guida della comunicazione Fiat all’esilio alla Cinzano spumanti per aver accettato i soldi di un losco imprenditore, fino agli sprechi di Italia ’90 e ai flop con la Juventus e la Rcs Video. Poi la rinascita, gli anni della Ferrari vincente, la presidenza di Confindustria e la poltrona più alta della Fiat, dopo la morte del suo grande protettore, Gianni Agnelli. E infine la creazione di Italia Futura, un’associazione che potrebbe diventare partito, sempre che Montezemolo non preferisca dedicarsi solo al grande affare dei treni privati Ntv. Mentre aspettiamo di vederlo alla prova, possiamo cercare nella sua biografia le premesse di un successo o gli indizi di un flop.
Stefano Feltri, laureato alla Bocconi, ha lavorato per Radio 24, «il Foglio», «il Riformista» e collaborato a lungo con la «Gazzetta di Modena» e «Lo Specchio» della «Stampa». È responsabile delle pagine economiche del «Fatto Quotidiano» dalla sua fondazione.
L'avvocato non era solo il suo protettore ma anche il suo padre biologico. Spero che nella biografia non lo nascondano, è importante ai fini di una miglior comprensione del suo successo.