E’ durato circa due ore l’incontro, al Lingotto di Torino, tra l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, e i sindacati sulle Officine automobilistiche Grugliasco (ex Bertone). L’azienda ha confermato la sua posizione e attende la decisione delle rsu (rappresentanze sindacali di stabilimento) sulla proposta di applicare l’accordo di Pomigliano anche allo stabilimento ex Bertone. All’incontro, per la prima volta, erano presenti i segretari generali (di seguito le dichiarazioni) di Cgil, Cisl, Uil e Fismic, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Roberto Di Maulo, accompagnati dai rappresentanti dei metalmeccanici di ogni sigla. Ora, si attende quindi il pronunciamento delle rsu ex Bertone, che in attesa dell’incontro avevano rinviato l’assemblea programmata per oggi alle 14. Toccherà a loro decidere se accettare l’accordo, indire un referendum tra i lavoratori, rifiutare…
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La comunicazione della Fiat:
“L’Amministratore Delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha incontrato oggi nella sede del Lingotto i Segretari Confederali della Cisl, Raffaele Bonanni, della Uil, Luigi Angeletti, della Cgil, Susanna Camusso e il Segretario Generale della Fismic, Roberto Di Maulo. Alla riunione hanno partecipato anche Giuseppe Farina e Bruno Vitali della Fim, Rocco Palombella ed Eros Panicali della Uilm, Maurizio Landini della Fiom.Tema centrale dell’incontro, sollecitato da Cisl e Uil, il piano, presentato il 15 febbraio scorso dall’azienda, per la ripresa dell’attività produttiva delle Officine Automobilistiche di Grugliasco.Nel corso della riunione Fim, Uilm e Fismic hanno ribadito la loro condivisione dell’iniziativa, mentre la Fiom ha nuovamente espresso posizioni che impediscono di creare le condizioni necessarie per avviare l’investimento. Sarebbe infatti impossibile realizzare gli obiettivi del piano senza il consenso dell’organizzazione sindacale che conta il maggior numero di iscritti fra i dipendenti e la maggioranza nelle rsu dello stabilimento. Pertanto, se non ci sarà in tempi brevissimi una precisa e dichiarata approvazione del piano da parte del sindacato, Fiat rinuncerà al progetto e avvierà la ricerca di una nuova allocazione per l’investimento relativo alla produzione della nuova Maserati del segmento E. L’azienda si riserva di tenere in considerazione la richiesta di Cisl, Uil e Fismic di dare la preferenza a un sito italiano. La Fiat ha precisato, inoltre, che l’implementazione del programma Fabbrica Italia potrà essere condizionata dagli sviluppi delle azioni giudiziarie promosse nei giorni scorsi dalla Fiom”.