L’onda d’urto ha i capelli grigi, quando ce li ha. Il voto degli over 60 ha incoronatoPiero Fassinoalla successione del sindaco di TorinoSergioChiamparino. Ma se il dato anagrafico sembra incontrovertibile, altrettanto è indubitabile il carattere dell’autentico trionfo che le primarie hanno tributato a Fassino sugli altri quattro candidati, ma soprattutto sul suo principale competitor, Davide Gariglio. A determinare questo risultato la forza di una macchina organizzativa decisamente efficiente, la fama dell’ex ministro tra i torinesi e nei gangli sensibili dell’establishment, ma soprattutto una giornata mite e senza pioggia che ha invogliato 52.922 persone a recarsi nei 76 seggi allestiti in tutta la città.
Prima ancora che iniziassero le operazioni di scrutinio, intorno alle 20, un supporter di Gariglio già pareva aver perso le speranze: «Con una tale affluenza non può che vincere Piero, anche se di poco». Il “Lungo” ha vinto, ma non di poco