Il Pulitzer a Propublica

Via LSDI

Non è la prima volta che un Premio Pulitzer va al giornalismo online, ma “è la prima volta che una testata esplicitamente ‘non-profit’ sale ai vertici del giornalismo mondiale”. E d’ ora in poi l’ Europa non potrà più continuare ad ignorare questo scivolamento verso il non-profit.

Su Owni.fr, Nikolas Kayser-Bril tira le orecchie alle centinaia di articoli e di siti (noi di Lsdi compresi) che hanno titolato male, ricordando come in realtà la giuria, composta per il 95% da grossi esponenti del giornalismo tradizionale (con l’ unica eccezione del redattore capo di Politico), aveva gà premiato testate online  come il Times-Picayunes per la copertura della tragedia dell’ uragano Katrina nel 2005, e che un altro premio era andato l’ anno scorso al Saint-Petersburg Times per PolitiFact, un’ applicazione che determina il grado di verità delle dichiarazioni politiche.

Questa volta però il messaggio che la giuria ha voluto mandare – osserva Kayser-Bril – va oltre, in modo molto chiaro: in un periodo di crisi dei vecchi modelli economici, il giornalismo d’ investigazione non si può basare solo su logiche di profitto e di ricerca dell’ audience a tutti i costi.

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