Gentilmente offerto da Maestrini per caso
I furbetti cominciano ad abbondare nel quartierino dell’Internèt 2. Sempre più spesso incontro siti che usano la funzione (comodissima, se usata bene) di importazione dei contatti di Gmail tramite API per forzare la viralità, anche contro le intenzioni dell’utente. L’unica cosa che ti preme è la viralità del tuo servizio? Fai un bel sito 2.0 con un nome 2.0 e costringi il registrante a passare attraverso la procedura di invito ai contatti di mail, con un qualche trick non troppo evidente. In Tagged (già che c’erano potevano chiamarlo Taggd) è il presentarti la lista dei contatti già presenti sul servizio, e sotto, un po’ separata, mettere quella dei contatti non presenti con la casellina “invitalo” già checkata (marketer: questo è MALE, sia chiaro). Tu sei lì che passi di fretta, e senza accorgertene invii 500 email di invito che non volevi spedire.