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La tecnologia digitale ha rivoluzionato il modo di informarsi degli italiani. L’utilizzo di internet e della Tv satellitare è in continuo aumento. Ma tenersi al corrente su questioni di pubblico interesse vuol dire prendere parte alla vita di una comunità. Significa essere cittadini, partecipare. Oggi, dunque, il nesso tra Internet e informazione (e politica) desta, più che in passato, attenzione e interesse.
I giovani sono protagonisti importanti di questa dinamica. In sette casi su dieci utilizzano quotidianamente internet per informarsi, al pari della Tv. E molto più del giornale cartaceo (19%) o del satellite (37%). E’ un dato interessante se consideriamo che vengono spesso rimproverati di informarsi poco. Evidentemente bypassano i canali tradizionali ricorrendo alla rete.
Tutto questo avviene, secondo l’indagine Demos-Coop, nel quadro di un utilizzo più diffuso delle tecnologie digitali per informarsi. Rispetto al 2007 è aumentato l’uso della Tv satellitare e, del digitale terrestre (dal 19% al 41%: +22 punti percentuali, dovuto anche al passaggio di alcune regioni a questa tecnologia) e di Internet (+13 punti percentuali, dal 25% al 38%). Gli altri media – tv, radio, stampa quotidiana e settimanale – sembrano ormai aver raggiunto un livello di saturazione.
I più giovani sono nativi digitali, come li ha definti Marc Prensky. Sono fruitori “impegnati” di questa tecnologia. Il 74% di chi ha un’età compresa tra 15 e 24 anni (+19 punti percentuali rispetto al 2007) e il 63% di quelli tra 25 e 34 anni (+15 punti percentuali rispetto al 2007) dichiarano che per informarsi utilizzano internet “tutti i giorni”. Questo stile, come prevedibile, si riduce progressivamente nelle successive coorti di età. Fino ad arrivare al 7% tra quanti hanno superato i 64 anni. Ciò è dovuto al fatto che le risorse individuali necessarie a fare di internet uno strumento di uso quotidiano – non solo di informazione ma anche di lavoro e svago – sono meno disponibili presso i settori più adulti della popolazione. I quali privilegiano la Tv o i giornali. La radio, invece, sembra essere utilizzata in particolare da chi ha un’età compresa tra 35 e 44 anni.
I giovani internauti, dunque, non utilizzano solo chat, social network, blog, e-mail. Ascoltano la radio e guardano la tivù in streaming, leggono i giornali on-line. La rete è diventata la chiave di accesso a diverse fonti informative.