Nel giugno del 2008 quattro giovani torinesi – Lorenzo Fenoglio, Franco Nicola, Luca Novarino e Valentina Vaio – creano una «banca della memoria» per raccogliere, sotto forma di interviste video pubblicate su YouTube, i racconti degli anziani, prima in Piemonte e poi in tutta Italia. L’obiettivo è impedire che vadano persi per sempre i ricordi di chi il secolo scorso lo ha vissuto in prima persona. L’iniziativa ha, in breve tempo, un successo tale da ispirarne di analoghe in altre paesi europei. In Italia ne parlano Walter Veltroni su Repubblica e i telegiornali nazionali, e la notizia rimbalza anche sulle pagine del tedesco Der Spiegel.
Oggi la Banca della memoria ha un proprio sito, che vanta più di un milione di visitatori e raccoglie oltre 420 mila interviste da tutto il mondo, per un totale di 31.239 persone intervistate.Al materiale raccolto negli anni dalla Banca della memoria è dedicato il Dvd Io mi ricordo. Novanta minuti di interviste per raccontare il Novecento attraverso le memorie di persone comuni che lo hanno vissuto quasi interamente, testimoni dei grandi eventi della storia come della vita quotidiana. Tra loro, un personaggio d’eccezione, lo scrittore Andrea Camilleri, che alla Banca della memoria ha regalato una lunga intervista.
Insieme al Dvd Stile libero pubblica il libro Io mi ricordo. Ritratti di nonni scritti da nipoti a cura di Giacomo Papi. Alla base del libro un appello lanciato tempo fa, su Internet, da Banca della memoria: chi lo desiderava poteva inviare un breve ricordo di una persona anziana amata quando si era bambini.
Le risposte sono state quasi mille in poco più di un mese e il libro raccoglie settanta di questi brevi ritratti che raccontano gli anziani del Novecento attraverso gli occhi dei bambini di allora.