Il sito dell’ODG Piemonte pubblica le lettere di Emauela Banfo e di Sergio Miravalle sulla faccenda delle presunte dimissioni del presidente dell’ODG Piemontese. Da leggere la lettera di Emanuela Banfo.
Soltanto nella certezza del diritto, nella sua oggettivita’, e’ possibile – a mio parere – garantire l’equita’ ed e’ nel quadro di esso che s’inseriscono tutele e garanzie, non ad personam, ma di tutti. Altrettanto le iniziative di innovazione normativa e procedurale sono auspicabili, ma anch’esse in tale contesto. E’ con amarezza che devo prendere atto di come siano mutate le condizioni che mi avevano portato ad accettare il mio secondo mandato. La bussola personale del mio agire e’ orientata sulla lealta’, sul rigore dei comportamenti e le mie dimissioni vi prego di interpretarle alla luce di questo contesto.
Il disagio che ho manifestato nei mesi scorsi, in modi che possono essere sembrati poco in sintonia con l’Emmanuela Banfo che alcuni di voi conoscono da molti anni e di cio’ mi rammarico, non ha trovato soluzione. Per lo meno soluzione coerente alla mia personalissima bussola etica. Inserita in una ‘’squadra’’ mi sono presentata alle elezioni e dal momento che ne sono uscita non trovandomi piu’ in sintonia politica con parte di essa, per coerenza devo lasciare il mandato. Le mie dimissioni – ci tengo a ribadire – non hanno alcuna motivazione personale, ma politica.
Spero – finche’ il Signore mi dara’ i giorni – di poter essere ancora utile da esterna, soprattutto in difesa dei bambini. Un giornalismo amico dei bambini e’ un giornalismo amico dei piu’ deboli, dei piu’ indifesi, di chi piu’ di altri ha bisogno di noi.