Il resoconto puntuale degli eventi da FasiPress
UPDATE sempre AGI:
Il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte, Sergio Miravalle, ha reso noto, con un comunicato, di non aver mai presentato formali dimissioni dalla carica e con lui il tesoriere Gianfranco Quaglia. “A seguito delle dimissioni della collega Banfo dalla carica di consigliere segretario – spiega Miravalle – ho dichiarato in Consiglio la disponibilita’ ad azzerare tutte le nostre cariche quando il Consiglio sara’ nuovamente nella sua interezza numerica di nove componenti, dopo aver provveduto alla sostituzione della collega dimissionaria”.
“Lo stesso svolgimento del Consiglio, conclusosi con la richiesta del vice presidente Ezio Ercole di mettere ai voti le dimissioni del presidente Miravalle senza che questi le avesse mai presentate – prosegue lo stesso Miravalle – va nella direzione della forzatura e della voglia di ribaltone che fino a quando vale la legge della democrazia potrà essere decisa solo dal Consiglio regolarmente eletto nella sua interezza e non da goffi tentativi di sfondamento di una parte”. Confondere la mia “disponibilità politica di estrema correttezza con le reali dimissioni operative (del resto mai presentate, ne’ firmate) – conclude Miravalle – è un esempio di malafede grave di cui il vicepresidente Ercole dovrà rendere conto”.
Il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Sergio Miravalle, 57 anni, dipendente del quotidiano torinese ‘La Stampa’, si e’ dimesso. La decisione e’ stata presa in conseguenza delle dimissioni “irrevocabili” del segretario, Emanuela Banfo, 51 anni, giornalista della sede torinese dell’Ansa, arrivata a tale scelta “per la gravita’ dei dissidi all’interno della cosidetta maggioranza” secondo quanto scritto dallo stessa Banfo. “Le mie dimissioni – ha sottolineato Banfo nella email inviata a tutti i consiglieri dell’Ordine – non hanno alcuna motivazione personale, ma politica”. Dimissioni presentate una prima volta il 29 maggio scorso, poi ritirate. Ieri la scelta e’ stata definita “irrevocabile”.
Sergio Miravalle ha rimesso in sede di consiglio il proprio mandato rinviando la ricostituzione degli incarichi ordinistici ad una prossima seduta, nonostante che la maggioranza dei consiglieri presenti avesse insistito sulla possiblita’ e necessita’ di votare le cariche. Miravalle, a questo punto, con altri due consiglieri della maggioranza, ha lasciato il consiglio facendo mancare il numero legale. La seduta e’ stata aggiornata il 26 ottobre. Il Consiglio dell’ Ordine dei giornalisti del Piemonte mantiene comunque la sua operativita’ a norma dell’articolo 10 della legge 3 febbraio 1963 numero 69.
Per un esterno è difficile capire la ratio.
Triste figura dei giornalisti piemontesi e della Stampa che è sempre più fanalino di coda dell'informazione italiana