Dopo anni di doloroso silenzio i giornalisti veri, ne esistono ancora dappertutto sul territorio nazionale, hanno dimostrato ieri a Roma che si può e si deve lottare per la libertà, l’indipendenza e il coraggio di fare informazione.
Speriamo che questo faccia fare un salto di qualità importante ai giornalisti veri per continuare in questo rinnovamento della categoria che permetta di risolvere i buchi neri, le problematiche, gli insoluti, le negligenze, i paraddossi del mondo dell’informazione e del giornalismo italiani
Il drammatico è che alcune testate anche importanti e molto note hanno scelto di attutire l’importanza politica e sociale della giornata dedicata all’informazione. Forse perchè i referenti delle testate devono trovare patti con il Governo per risolvere i problemi aziendali di parte dei loro editori.
Anche per questo la garanzia dell’indipendenza dell’informazione che si esprime dalla rete resta una importante opzione di libertà e indipendenza che tutti i cittadini italiani devono comprendere e fare propri attraverso l’uso quotidiano dell’informazione digitale.
Visto quel che accade ad esempio nel TG1 con l'imbarazzante Minzolini, ho paura che dopo questa manifestazione non accadrà un bel niente.
Ero anche io alla manifestazione, perchè sono convinto che in Italia sia in atto un esperimento, iniziato appena dopo Tangentopoli, di controllo delle masse. Ma oltre questo ci sono stato perchè, in un paese occidentale che fa parte dei vari G(n), tra i fondatori dell'Europa moderna, è già grave che sia necessaria una manifestazione per difendere la libertà di stampa.
Una manifestazione del genere però rischia di essere un esercizio sterile di presenzialismo se non sarà seguita da azioni più forti, lo sciopero dell'acquisto dei quotidiani, della televisione, rimandare indietro i libretti degli abbonamenti RAI, e rimanendo sempre sul punto.