Prepariamoci. Sarà spettacolare. Con gli uomini ragno che saltellano sulla pancia del simbolo di Torino per suturarne le ferite inflittegli dal tempo. E pazienza se la Mole Antonelliana dovrà indossare per quasi un anno una specie di vestito mobile. Sarà bella lo stesso, o meglio, starà rifacendosi il trucco in occasione del 2011.
Si tratta di un cantiere-evento e per una volta non si tratta di un luogo comune. Era dall’estate del 1953 che delle transenne non erano salite tanto in alto. Dai giorni successivi alla terribile tromba d’aria che decapitò la guglia del gioiello di Antonelli. La punta della Mole collassò colpendo anche il rivestimento della cupola: allora saltarono decine di lose in pietra di Luserna. Oggi però sono ben 350 le «tesserine» grigie che necessitano di un accurato restauro. «Le condizioni del manto – spiega Sergio Brero direttore alla Divisione edifici storici – che appare ben ancorato ed è stato controllato all’inizio degli anni ’80, durante un intervento di manutenzione straordinaria, risultano buone in generale, ma sono numerose sia le lastre sia i costoloni lesionati ed ora incollati e bloccati con staffe in acciaio inossidabile. Tali elementi dovranno essere analizzati per verificare l’efficacia degli interventi eseguiti nel passato o per verificare la presenza di nuove lesioni».