Mario Adinolfi su Europaquotidiano
Fino a che punto un blogger può spingersi a criticare on line la propria azienda? Negli Usa ci sono già stati casi di grandi aziende che stilano severe policy su cosa può e non può scrivere sul proprio blog un dipendente e c’è stato già qualche caso di licenziamento per chi su Facebook ha criticato il proprio datore di lavoro. E in Italia? Beh, ora un caso c’è: Pier Luigi Tolardo, blogger di ZeusNews.it e dipendente Telecom Italia e messo in mobilità da Telecom Italia.
Tolardo scrive un articolo sul web con quattro domande ad Antonio Migliardi, il capo del personale di Telecom Italia. Gli chiede se è giusto che un’azienda che ha distribuito milioni di euro di premi ai suoi manager possa licenziare e se anche il responsabile del personale riceverà o no dei premi per i licenziamenti. Anzichè una risposta o una smentita, Tolardo ha ricevuto una lettera di contestazione e, nonostante la difesa del suo sindacato, la Cisl, gli sono stati inflitti 3 giorni di sospensione dal lavoro e dallo stipendio, che non sa se farà perchè potrebbe essere messo in mobilità nel frattempo ma ricorrerà all’Ufficio del lavoro contro il provvedimento. Anche questa è libertà del web, fuori e dentro i luoghi di lavoro, in Italia, nel 2009.
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