Il futuro Web 3.0 «sarà un Web 2.0 senza barriere», più accessibile per tutti e da ogni tipo di dispositivo. È la visione che Tim Berners-Lee, il padre del World Wide Web, ha illustrato nel discorso inaugurale della 18ma Conferenza mondiale del Consorzio www in corso a Madrid.
Per Sir Berners-Lee i siti «recintati», che impediscono l’accesso ai loro dati, i cosiddetti ’walled gardens’, si dovrebbero aprire: è meglio che i dati siano disponibili che chiusi, ha assicurato, rivolgendosi anche alle aziende.
Per Lee importantissima sarà anche l’apertura verso i cellulari – attraverso i quali molte persone, soprattutto nel 3§ mondo accedono per la prima volta a Internet. Lo scienziato ha infatti ricordato che solo il 23% della popolazione mondiale è connessa a Internet.
Internet ha cambiato la vita di milioni e milioni di persone, ma la rivoluzione è solo all’inizio di una nuova era. «Il Web come l’ho immaginato è ancora tutto da vedere», ha detto Berners-Lee. Le percentuali di internauti sono ovviamente più alte nei paesi sviluppati, mentre solo il 5% degli africani ha accesso alla rete. Una percentuale che è comunque destinata a salire, visto che l’accesso tramite telefonia mobile non rende più indispensabile l’utilizzo di un computer