Stiamo parlando di Antonello Velardi caporedattore centrale del Mattino di Napoli. Nel marzo 2016 si candida a sindaco di Marcianise e a giugno viene eletto. Tutti si aspettano le sue dimissioni dal giornale o la richiesta di un’aspettativa, come aveva fatto qualche anno prima, nel marzo 2013, la collega Rosaria Capacchione, semplice caposervizio, eletta al Senato.
Antonello Velardi con la fascia da sindaco Importante aggiungere che Marcianise non è un piccolo paese ma il terzo comune del Casertano, area non secondaria, con 41 mila abitanti.
Velardi continua imperterrito il lavoro di giornalista in Via Chiatamone, dedicando scrupoloso più che i ritagli di tempo alla sua attività di sindaco . Se le mansioni da primo cittadino lo obbligano ad allontanarsi dalla redazione per più tempo, correttamente chiede un permesso politico, come si legge nei fogli di presenza del giornale pubblicati da Iustitia, il settimanale online diretto da Nello Cozzolino, appassionato alla vicenda di Velardi, tanto da essere entrato nelle sue simpatie.
E essere fatto oggetto di allegre diffamazioni. Ma la capacità trasformista di Velardi non finisce qui. Convinto che il rilancio del Mezzogiorno passi da Marcianise e deciso quindi a esserne il portabandiera, a marzo si propone e viene eletto presidente dell’Ato Rifiuti di Caserta, ovvero l’Ambito territoriale ottimale previsto dalla legge regionale di riordino al ciclo dei rifiuti.