Il partito è nato dalla confluenza in periodi storici diversi e oramai lontani dello storico Centro e della storica Sinistra italiani per dirla grossolana di quello che rimaneva della DC e del PC di una volta.
Negli anni la componente di sinistra ha decisamente prevalso anche perche i centristi sopravvissuti erano in parte impegnati con la giustizia, in parte scappati da Berlusconi, in parte scomparsi o collassati. Poi è arrivato Renzi che ha occupato gli spazi vuoti con qualche idea, gli amici e i compari e molta immagine su un progetto politico finalizzato al consenso popolare e degli stake holder economici di riferimento con interessanti aperture all’innovazione.
Tutto sembrava fantastico perche nel frattempo sono arrivati successi politici mai visti e in molti sono corsi sul carro del vincitore che però è durato poco dato che aveva in piedi sull’argilla. Renzi ha avuto l’ideona di voler per amore o per forza modificare la Costituzione malamente: si è immolato nonostante avesse asservito molti media, che però hanno orientato pochi cittadini essendo oramai spompati.
E qui sono arrivati i problemi: in poco il tutto si è sciolto ed è partita la guerra per bande come di solito succede in questi casi. Ora la situazione è evidente: all’anima centrista renziana fa paura la scissione perchè è evidente metterà alla luce le contraddizioni del suo progetto, ma soprattutto porterà via molti voti utili per ottenere il potere che poi è quello che gli interessa.
La componente sinistra, meglio le componenti, vogliono staccarsi e darsi una loro autonomia, ma evidentemente non vogliono mollare il nome e gli assetti storici ed economici a chi potrebbe restare.
Berlinguer e De Gasperi pregate per loro.