Tutti gli uomini del Quirinale

Il dossier di Openpolis

Abbiamo analizzato l’attività dei 12 Presidenti dal 1948 ad oggi per ricostruire come i diversi inquilini del Colle abbiano esercitato poteri e funzioni della più alta carica dello Stato. Poi confronti con i Paesi UE ed approfondimento sui grandi elettori.

L’importanza del Colle. Il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione, Capo dello Stato italiano e rappresentante dell’unità nazionale. Un ruolo delicato e fondamentale, che negli ultimi anni è diventato sempre più sinonimo di stabilità politica. Abbiamo analizzato l’attività del 12 Presidenti dal 1948 ad oggi per ricostruire come i diversi inquilini del Colle abbiamo esercitato poteri e funzioni della più alta carica dello Stato.

Confronto europeo. Il ruolo e la funzione del Capo di Stato sono molto diversi negli Stati Membri dell’Unione Europea. Infatti, a seconda della forma di Governo adottata, la durata del mandato e la modalità di elezione, la figura e l’importanza dell’incarico varia in natura. Anche i dati anagrafici sono indicativi, netta la prevalenza di uomini (82%) mentre l’età media risulta abbastanza bassa (55 anni) per gli standard della politica italiana.

Identikit del Presidente. Se l’età minima richiesta per essere eletti è di 50 anni, quella media al momento dell’elezione è stata di 73. Il Presidente più anziano è stato Napolitano (88 anni alla seconda elezione nel 2013) mentre il più giovane Cossiga (57 anni nel 1985). Nella storia repubblicana i mandati sono stati 12, svolti tutti da uomini con una lunghissima carriera nelle istituzioni alla spalle.

Ruolo politico. Abbiamo dedicato un approfondimento ad ognuna delle prerogative che la Costituzione attribuisce al Presidente della Repubblica. Dalla nomina dei Giudici della Corte Costituzionale e dei Senatori a vita, alla concessione di clemenze e al conferimento di onorificenze. Ovviamente dando risalto particolare ai rapporti con il Governo e alla gestione delle crisi parlamentari

Grandi elettori. Il consenso intorno al nome del candidato alla presidenza della Repubblica è uno degli elementi chiave del processo di elezione. Mediamente sono serviti 9 scrutini per trovare il giusto compromesso. Sarà una prova impegnativa per il 1.009 Grandi Elettori, considerando anche le difficoltà riscontrate nel 2013 e un panorama politico-parlamentare ancora in trasformazione.

 

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