Fra un po’ di giorni il 17 dicembre con il Sole 24 Ore esce in edicola Difendersi da internet dalla privacy al diritto all’oblio: i nuovi scenari della responsabilità nella rete scritto dalla bravissima collega toscana Deborah Bianchi avvocato pistoiese – fiorentino. Il volume esamina i lineamenti della più recente giurisprudenza italiana e internazionale sui nuovi scenari di responsabilità nell’Internet: digital divide, identità sociale nei social network e nei motori di ricerca, impresa e brand reputation, lavoro e privacy, P.A. digitale.
Mai come in questo momento il tema dei nuovi Bill of Rights, delle “Carte sui diritti Internet”, risulta necessario per riportare democrazia nel mondo in cui gli hackers di ieri sono diventati i capitalisti di oggi. Il diritto di accesso al web è il diritto di essere inclusi nella Rete e di poter viaggiare tra nuvole informatiche e autostrade digitali. Ma esiste un pedaggio: i propri dati sensibili e la propria privacy. La “Rete padrona” come dice Federico Rampini sta pilotando il web, nato quale struttura acefala e democratica, nelle serrate logiche economiche di pochi grandi provider.Solo l’azione della responsabilità civile può concretizzare i valori costituzionali nelle piattaforme digitali. Il danno nel web configura anche nella società reale delle responsabilità per inadempimento contrattuale ed extracontrattuale (con la sentenza del maggio 2014 della Corte di Giustizia Ue che segna uno spartiacque per la responsabilità nell’Internet).