Un documentario che racconta delle esperienze per dimostrare che nel mondo di oggi e domani il PIL e un dogma inutile
Il dogma del PIL domina in modo assoluto sui media, in politica, nell’opinione pubblica. Sviluppo uguale crescita. E la crescita non può che essere l’aumento del Prodotto Interno Lordo. Ma sono in tanti a non essere d’accordo. Non solo economisti, studiosi e opinion-maker che nel film spiegano in modo semplice come il PIL abbia colonizzato il discorso politico ed economico, ma anche tante persone comuni che tentano nella loro vita quotidiana di liberarsi da questo assunto ideologico, adottando pratiche alternative. Persone che hanno scelto di vivere senza più inseguire il mito della crescita infinita imposto dal sistema. Che hanno scelto, ognuno nel suo ambito e a suo modo, di mettere in pratica nel quotidiano la teoria della decrescita. Questo film è un viaggio lungo l’Italia alla scoperta di alcune di queste storie.
Quella degli abitanti di Pescomaggiore, un piccolo paese vicino a L’Aquila, che con l’aiuto di tanti volontari da altre parti d’Italia e dall’estero costruisco da zero un eco-villaggio seguendo i metodi della bioedilizia. Quella di Marta e Giorgio, che hanno deciso di vivere e lavorare con i loro figli in Valle Maira, alle porte di Cuneo, allevando capre e producendo formaggi. C’è la storia di Roberto, altro coraggioso “decrescista” che, dopo essersi dimesso da avvocato, ha optato per un part-time e con la sua famiglia è tornato al proprio paese d’origine, in provincia di Cagliari, dove si autoproduce la maggior parte di ciò che a lui, sua moglie e suo figlio serve per vivere. E infine quella del circolo torinese del Movimento per la Decrescita Felice, che con le sue numerose attività non solo sensibilizza sempre più persone verso certe tematiche, ma dimostra che è possibile vivere la decrescita anche se si vive in una grande città. Quattro storie sorprendenti ed emblematiche che ci aiuteranno a capire meglio cosa siano in pratica questa famigerata “decrescita” e il desiderio di liberarsi dal dogma del PIL, e cominciare a immaginare un mondo più giusto, iniziando dalle nostre vite.