La cessione del controllo di Telecom agli spagnoli di Telefonica «pone seri problemi di sicurezza nazionale, visto che la rete Telecom è la struttura più delicata del Paese, attraverso cui passano tutte le comunicazioni dei cittadini italiani ed anche quelle più riservate». A lanciare l’allarme all’Ansa è il presidente del Copasir Giacomo Stucchi.
L’analisi della notizia di Dagospia
Dagonota: pianti e strepiti dal Comitato parlamentare che si occupa di controllare i servizi segreti: con la Telecom spagnola, “è a rischio la sicurezza”! Ma di che parliamo? Per anni, con regolare concorso e convenzione Consip, la Wind (prima italiana, poi egiziana, oggi russa) ha gestito i contratti di telefonia della Pubblica Amministrazione, compresi i telefonini del Presidente del Consiglio e dei ministri, delle forze di sicurezza, dei servizi segreti.
Inutile parlare poi dei servizi di posta (Gmail, Hotmail, Yahoo), o dei social network, regolarmente spiati dalla National Security Agency. Perfino le transazioni bancarie europee del sistema Swift vengono analizzate in qualche data center americano, in barba ai democratici governi dell’Unione. Dov’è il Copasir quando i nostri dati sensibili, pubblici e privati, di aziende e di cittadini, volano fuori dai confini?
Una proposta di consulenti per l’onorevole Stucchi