Durante un viaggio Roma – Torino su un Frecciarossa il personale di Trenitalia ha pescato un magrebino non dotato di biglietto. ll magrebino ha ammesso la sua colpa facendo però presente che anche un altro paio di viaggiatori non erano dotati di biglietti. Ha indicato due “distinti” signori in giacca e cravatta che hanno avuto una verifica dei loro documenti di viaggio che in effetti non esistevano. Sembrava la vicenda di una vecchia canzone dei Mau Mau: Razza predona
La vita a l’è propi na fregadura
pì ch’it ësbate e pì e pì at fan le scarpe
Presempio tutta sta tribù di lavavetri
che ogni semafero mi sembra un mercato
Costa sità a l’è ampinisse d’african
a l’è diventà n’afè insostenibil
Ohmmi nosgnor i soma stofi stofi
I deuvrijo torné tuti andarera
Pensare che ad agosto in Kenya mi son
trovato bene
A l’han portane su la malavita
La dròga ch’as fuma e la prostitussion
As sa ch’a vivo da animaj
a ròbo, a sporco e an gavo tut ël travaj
Grazie al cielo non ce ne sono molti nel
mio quartiere….
– Ehi tu, mi capisci? come ti chiami?
– Nsongan
– E cosa fai qua?
– Suono il tamburo
– Ma guarda, it l’has sentù?
A l’è vnù a son-é ‘l tambur, ël torolo
E con chi suoni, eh? Con gli amichetti della
tua tribù?
– Il mio gruppo si chiama Mau Mau
– Ah bene, i ritmi dei selvaggi. Ora fate
uno spettacolo di folclore
e poi tornate giù, vero?
– Veramente cantiamo in dialetto piemontese, Italia, e poi io abito qui
da dieci anni e pago anche le tasse, tu le paghi?
– Oh ……bisogna farsi furbi a questo mondo!
Questo è il coro della razza predona
che sono tutti quelli che si nascondono
dietro una faccia distinta e perbene
e non si mettono mai in discussione
mai mai mai mai
E poi ancora gliene viene!!