Una coraggiosa giornalista di 21 anni, Ester Castano, è stata bersagliata per un anno dalle querele per diffamazione e dalle diffide di Antonio Celeste (Pdl), sindaco di Sedriano (Milano), arrestato martedì 10 ottobre e messo agli arresti domiciliari per i suoi rapporti ravvicinati con il presunto boss della ‘ndrangheta Eugenio Costantino, anch’egli arrestato nell’ambito dell’inchiesta per voto di scambio che ha portato in carcere l’assessore alla Casa della Regione Lombardia, Domenico Zampetti del Pdl.
La cronista scrive sul settimanale Altomilanese di Magenta. Di fronte a certi avvenimenti ha fatto le domande giuste. Ma il primo cittadino si e’ comportato come fanno gli amministratori pubblici che hanno qualcosa da nascondere: si e’ mostrato offeso e addirittura l’ha accusata di molestarlo con le sue domande; l’ha querelata e l’ha diffidata ripetutamente; le ha intimato attraverso i carabinieri di non avvicinarsi fisicamente a lui e – sempre per il tramite dei militari dell’Arma, le ha ‘consigliato’ di trasferirsi altrove. Negli ultimi mesi, ogni volta che pubblicava un articolo, Ester è stata convocata in caserma dai carabinieri che le hanno notificato una nuova diffida.
Questa vicenda paradossale di una palese, continuata azione intimidatoria nei confronti di chi ha il compito specifico di informare i cittadini, fa vedere quanto sia faticoso e per nulla pacifico, in Italia, fare la cronaca locale rispettando i canoni del giornalismo.
I guai di Ester sono cominciati proprio perché ha cercato di chiarire alcuni strani aspetti dell’episodio per cui il primo cittadino adesso è finito agli arresti: la contestatissima pubblica manifestazione all’auditorium di Sedriano, a maggio del 2011, con ospite d’onore la consigliera regionale Nicole Minetti, madrina di un concorso di creatività femminile promosso dal sindaco.